Marzetti: al S.Salvatore sempre 460 posti
L’Aquila – (di Roberto Marzetti, manager della ASL dell’Aquila) – Le imprecise affermazioni del comunicato diffuso dalla CILS necessitano di un opportuno chiarimento. Nessuno ha mai detto, né la Asl nè l’Assessorato, che l’ospedale di L’Aquila sarà ridimensionato a 300 posti letto, rimane invece confermata la dotazione di 460 posti prevista dal Piano Sanitario Regionale.
Il problema è invece come si perviene a recuperare tutti i posti letto e con quali risorse finanziarie.
I primi 116 posti letto sono stati recuperati facendo ricorso a procedura d’urgenza, mentre per i successivi posti, che dovrebbero portare l’Ospedale a circa 300 posti letto più tutti i servizi ed il recupero delle sale operatorie, dopo la Ordinanza del Presidente del Consiglio Dei Ministri n. 3574 e la Conferenza di Servizio disposta dal Presidente della Regione con tutti gli Enti interessati ( Regione, ASL, Provveditorato alle Opere Pubbliche e Protezione Civile), si può fare riferimento all’art. 53 secondo comma, lettera c della legge 163, ovvero a gare con procedure ristretta stante le motivazioni di urgenza ancora esistenti.
I successivi lavori che riguardano la parte più danneggiata e che completeranno il recupero di tutto l’Ospedale potranno essere effettuati solo con le normali procedure di gara ( ovvero con gare europee vista l’entità della cifra).
Per decidere tuttavia cosa fare della parte più danneggiata si è in attesa delle valutazioni sui danni subiti da parte della Facoltà di Ingegneria della Università di L’Aquila, con la quale è stata stipulata apposita convenzione al riguardo, e decidere se ristrutturare o ricostruire.
Ad ogni buon conto il progetto di massima relativo alla parte finale dei lavori va presentato entro il 30 novembre per consentire poi al Governo la valutazione del suo finanziamento attingendo ai fondi dell’art. 20 messi a disposizione dalle altre Regioni.
Va precisato che finora gli unici finanziamenti sui quali si è potuto contare sono quelli derivanti dal risarcimento dell’assicurazione per 47 milioni di euro, che ovviamente dovranno servire non solo per recuperare l’Ospedale ma anche gli edifici prima collocati a Collemaggio per l’Area Amministrativa ed i Distretti di Base, le UTAP, ecc, che ora operano nei containers.
Così per la fase ultima di recupero probabilmente necessiteranno altri finanziamenti la cui entità potrà essere definita solo quando sarà chiaro il progetto dei lavori da eseguire.
Per quanto riguarda le affermazioni sul CUP è’ appena il caso di precisare che l’affidamento del servizio risale a più di un anno fa e che ora, invece, grazie all’intervento del FORMEZ e del Ministero della Funzione Pubblica è in corso una sperimentazione a livello di CALL CENTER, con i costi a carico del FORMEZ, inaugurato pochi giorni fa dal Ministro Brunetta. Va infine precisato che il trasferimento in altre ASL dei lavoratori dell’Aquila è avvenuto su domanda degli stessi interessati e che sono stati prorogati al 31.10.2009.
(Nella foto Col: Roberto Marzetti, manager ASL L’Aquila)
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