GdF, territorio passato al setaccio
Pescara – È in pieno svolgimento, a cura di oltre 60 militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Pescara, un vasto “Piano Coordinato di Controllo Economico del Territorio” che interessa diverse aree della città di Pescara e del suo hinterland. In particolare, pattuglie di finanzieri “in divisa” stanno dando attuazione ad una serie di attività operative volte al contrasto ed alla prevenzione degli illeciti fenomeni dell’abusivismo commerciale e della minuta vendita di merci contraffatte.
Altre pattuglie – in questo caso composte da militari in “abiti civili” – sono contestualmente impegnate nel controllo della regolare emissione di scontrini e ricevute fiscali da parte di una molteplicità di esercenti, appartenenti alle diverse categorie che caratterizzano il variegato panorama economico della città di Pescara.
I “quadranti” del territorio pescarese oggi maggiormente interessati dalla operazione delle Fiamme Gialle sono : (Pescara centro, Pescara Sud e litorali nord e Sud).
Tali tipologie di operazioni si inquadrano, infatti, in consolidate metodologie d’azione, sistematicamente attuate anche nella specifica prospettiva di utilizzare i dati “caldi” acquisiti sul campo per integrare ed attualizzare le attività di monitoraggio ed analisi del tessuto “economico-finanziario”.
La “mappatura del territorio” e le correlate “analisi di rischio” sono, infatti, oramai divenute usuali strumenti di cui si avvalgono i reparti del Corpo al fine di meglio “mirare” ben più approfondite attività ispettive o di indagine (anche di polizia giudiziaria) verso i soggetti nei cui confronti emergono significativi indizi di comportamenti illeciti e di “infedeltà fiscale”.
Si evidenzia che l’odierno “Piano Coordinato” ha quali obiettivi non solo quello di tutelare gli operatori economici “regolari” dalla sleale ed illecita concorrenza degli abusivi e di coloro che vendono merci fuori norma, ma anche l’obiettivo di evitare che gli esercenti che rispettano gli obblighi di emissione dei documenti fiscali finiscano con il risultare indebitamente “svantaggiati” rispetto a loro concorrenti che violano le norme tributarie.
Un CONSUNTIVO PRELIMINARE dei risultati conseguiti verrà comunicato alle ore 18,00 circa del 28 settembre 2012.
Si segnala, peraltro, che sono già stati realizzati nell’hinterland pescarese due rilevanti sequestri di prodotti contraffatti e/o non sicuri.
Relativamente al primo intervento, i Finanzieri hanno, infatti, ultimato l’inventario di ben 12.107 articoli, contraffatti sia nei marchi, sia non sicuri e/o pericolosi (bigiotteria ed accessori per il “maquillage” alla persona) sprovvisti di istruzioni di utilizzo, ovvero di “controindicazioni” legate a possibili reazioni allergiche, scoperti in un esercizio commerciale gestito da un soggetto di etnia cinese denunciato alla locale Procura della Repubblica.
L’altra operazione, posta in essere sia in città che nelle limitrofe province di Teramo e di Ascoli Piceno, ha, invece, interessato l’illecita commercializzazione di scarpe riportanti il logo contraffatto della “DELFINO PESCARA 1936 Srl”, sequestrando le calzature oltre a componenti vari necessari per la loro realizzazione.
L’attività, nel corso della quale è stata individuata anche la ditta che materialmente ha apposto il citato logo in violazione del diritto d’autore, ha, altresì, portato al sequestro del relativo cliché digitale memorizzato su floppy disk ed alla denuncia di nr. 3 responsabili, tutti cittadini italiani, alla locale A.G.
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