“Province, la politica è morta e sepolta”

Chieti – CANCELLARE CHIETI? SCEMPIO ECONOMICO, STORICO E CULTURALE – Il Vice Sindaco, Bruno Di Paolo, ed i Consiglieri Comunali di Giustizia Sociale Enrico Bucci, Achille Cavallo e Luigi Milozzi, hanno emesso la seguente nota congiunta: «All’esito dei risultati del CAL (Comitato per le Autonomie Locali) si dimostra, ove ce ne fosse ancora bisogno, che la Politica in Abruzzo è morta e sepolta forse già da tempo. Far sparire Chieti come Capoluogo di Provincia è uno scempio non solo dal punto di vista economico-sociale ma anche e soprattutto dal punto di vista storico-culturale.
Il voto emerso è il risultato di vacue e miopi forzature politiche alle quali si associano incomprensibili sentimenti di rivalsa che nulla hanno a che vedere con una visione armonica della geografia territoriale dell’Abruzzo.
Non vogliamo fare personalismi ma resta incontrovertibile il fatto che il Sindaco di Francavilla al Mare, Antonio Luciani, con il suo voto favorevole all’accorpamento delle Province di Chieti e Pescara con quest’ultima Capoluogo, affidando il suo territorio a Pescara, ha disconosciuto, di fatto, il legame territoriale con Chieti e la sua provincia.
A tal proposito è appena il caso di evidenziare che l’economia di Francavilla al Mare – che Chieti ha sempre ritenuto come un suo gioiello – si è sviluppata anche grazie al contributo dei tanti chietini che hanno investito i propri risparmi nella cittadina costiera.
Nel sostenere, a questo punto, anche l’iniziativa di Teramo, che al pari di altre Città italiane si accinge a presentare ricorso dinanzi alla Corte Costituzionale, ci auguriamo che, prima il Consiglio Regionale, poi il Governo nazionale, possano trovare idonee soluzioni per rendere giustizia al territorio di Chieti le cui caratteristiche orografiche e culturali non possono non tener conto della loro storia.
Il Partito di “Giustizia Sociale” non può e non vuole accettare passivamente una decisione iniqua che cancella una storia, un territorio, una società ed è pronto a qualsiasi iniziativa sia locale che extraregionale per far sentire la voce forte del dissenso che non è solo il nostro ma della Città tutta.»