Il maiale, quello vero, è perbene
L’Aquila – Scrive Franco Taccia: “Si parla di chi si comporta male, di chi ruba, di chi si ingozza, dicendo con molta faciloneria che è un maiale o un porco se preferite. Da tempo la cronaca del Paese è allietata da una miriade di fatti vergognosi, nella massima parte ascrivibili a gente che ricopre incarichi politici.
Il comune denominatore fra tutti, nessuno escluso, questi signori (per generalizzare, perche’ ci sono anche molte “signore”) è che hanno un viso o volto che dir si voglia, che per i comportamenti dei predetti viene comunemente paragonato a quello riprodotto sulla foto.
Eppure c’è qualcosa di strano perche’ il povero suino fotografato è si un porco, quindi un maiale ma non fa ribrezzo, anzi procura pena sapendo che fine fara’, non ha l’aria arrogante e sprezzante, non caccia neppure via il fotografo e certamente non beve champagne.
I politici, ma non solo, che’ ci sono industriali, funzionari e gente di tutte le tipologie, che si comportano da maiali hanno in comune la sfrontatezza, l’arroganza, la boria di chi benche’ colto con le mani nel sacco, non riuscendo a nascondere le mani e tantomeno il sacco, si affanna a dire che anche gli altri rubano, che riferira’ chissa’ che cosa al magistrato inquirente ecc. ecc..
Ce ne fosse uno che ammetta pubblicamente: ebbene si, sono un pezzo di merda, un ladro, un maiale (senza offesa per quello della foto)”.
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