Fiom su cassa integrazione alla Sevel
Atessa – “A fare le spese della settimana di cassa integrazione che la Sevel di Atessa ha annunciato dal 29 ottobre al 5 novembre saranno i lavoratori e l’Inps”. E’ quanto dichiara in una nota la Fiom-Cgil di Chieti. “La decisione di fare cassa e’ stata motivata con il calo di ordini (circa 3.000 veicoli in meno) e dal rallentamento del mercato, la procedura e’ stata avviata sulla base del nuovo contratto Fiat che la Fiom non ha firmato – specifica il sindacato metalmeccanico della Cgil – e ai dipendenti in cassa integrazione non sara’ pagata la festivita’ del primo novembre, che invece sara’ coperta dall’Inps come un giorno di cassa integrazione, e non per intero, come un giorno di festivita’. I lavoratori inoltre – prosegue la nota – dovranno coprire le 40 ore con i Permessi Annui Retribuiti e le ferie maturate fino ad ottobre 2012: in pratica la Sevel scarica sui lavoratori il calo delle vendite dei Ducato e sull’Inps tutti i costi relativi al pagamento di 6.200 festivita’”. Alla Sevel impiega infatti circa 6.200 lavoratori nella produzione del furgone commerciale Ducato, Boxer e Jumper. Il sindacato – che questa mattina ha distribuito un volantino davanti i cancelli dello stabilimento di Atessa, il piu’ grande in Europa per produzione di veicoli commerciali leggeri – ha chiesto all’azienda il pagamento per intero, ai lavoratori, della festivita’ del primo novembre e l’utilizzo solo delle ferie dell’anno precedente per coprire le 40 ore di cassa integrazione.
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