Caro Rossini, ha dei successori validi
Caro Procuratore Rossini, forse radio, tv e Internet non arrivano là dove si trova a riposare. Ancora una volta, come ha detto oggi il PM Picuti, la stampa fa per lei da cassa di risonanza fedele, e con fedeltà alla verità (quella che lei cercava tenendosi a carte e leggi) le può garantire che nell’aula del processo detto Grandi rischi, i suoi successori sono validi, composti e rigorosi. La requisitoria cominciata oggi è esemplare per misura, rigore e approfondimento. Dei magistrati giovani indossano con capacità le loro difficili toghe, in un processo aspro e senza precedenti.
Naturalmente non possiamo sapere come finirà . Ma dalle parole sentite oggi traspare misura, predomina una compostezza severa che dà una mano alla fiducia. E’ difficile, presumiamo, per ogni uomo, di più per un magistrato, mantenersi sul sottile sentiero che, percorso con saggezza, tiene lontani dalla retorica, dal pietismo, dalla emotività e dall’enfasi. Tutto ciò che in un processo del genere (come in tutti gli altri, del resto) non deve trovare spazio. Solo carte e leggi. Come lei diceva, dr. Rossini.
La sentenza arriverà , e sarà comunque una sentenza: criticabile, se qualcuno vorrà criticarla, giusta, severa, comunque una decisione dello Stato e di uno dei suoi poteri. Siamo ancora lontani forse più di un mese. Ma si può dire da adesso, senza enfasi appunto, che la requisitoria è il delicato momento della dignità in toga, in un’aula di tribunale.
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