Dov’è il rispetto per gli animali circensi?
Chieti – Scrive Theriakà Onlus: “Su richiesta del consigliere comunale del PD Alessandro Marzoli nel disinteresse collettivo del Consiglio comunale, interrogazione al Sindaco Umberto Di Primio sull’ordinanza contro il circo con animali sul territorio teatino. Ricordiamo che ad aprile del 2011 l’associazione animalista Theriakà Onlus – spiega Antonella Riccardo – aveva espressamente chiesto al sindaco di creare un’ordinanza fatta su misura per limitare l’ingresso dei circensi che fanno uso di animali sul territorio cittadino, richiesta che fu accolta ma mai ufficialmente presentata anche dopo diverse sollecitazioni da parte dell’associazione che in quest’anno non si è mai fermata con la sua battaglia. Infatti, si sono organizzati diversi eventi come una festa in piazza per bambini denominata “Chieti al circo…ma senza animali” , diversi banchetti informativi e due presidii davanti al circo Orfei.
Il consiglio inizia alle ore 10:34 e tutto si svolge in un clima di caos. I consiglieri presenti sono trenta e gli assenti undici. Dopo avere discusso e litigato di altre cose non inerenti alle convocazioni ufficiali e l’abbandono di alcuni consiglieri Marzoli prende la parola alle ore 11:17. Dopo aver esposto in modo chiarissimo tutte le richieste e le motivazioni per le quali si richiede quest’ordinanza e portando molti esempi di altre città “civili” che hanno già messo in atto questo tipo di decisione, in primis per il rispetto e il benessere degli animali e in secondo, ma non per questo meno importante, per il documento della dott.ssa Annamaria Manzoni e 600 psicologi Che dichiarano ” la motivata preoccupazione rispetto alle conseguenze sul piano pedagogico, formativo e psicologico della frequentazione dei bambini di zoo, circhi e sagre in cui sono impiegati animali.
Continua la Riccardo – Essendo il sindaco Di Primio assente la risposta è arrivata dall’assessore Viola che fa una secca replica citando la sentenza 470/2012 del TAR dell’Emilia Romagna. Che dichiara che non è possibile vietare ai circhi con animali il permesso di attendare nelle città.
E allora come mai molte città ci sono riuscite? Ci sono riuscite perché c’è stata la volontà di creare ordinanze fatte su misura con regole rigide da rispettare e controllare. Forse l’assessore Viola non sa che basterebbe inserire una piccola modifica al regolamento che obbliga l’utilizzo di due diversi scarichi per le acque nere: uno a uso civico, l’altro ad uso strettamente per le attività circensi.
Dopo un anno sinceramente ci saremmo aspettati una risposta un po’ più completa sia sul piano politico ma soprattutto a livello di umanità nei confronti di questi poveri animali. Ultima vittima la giraffa scappata del circo della signora Moira Orfei.
Non ci è mai arrivata nessuna comunicazione da parte del Sindaco sulla vicenda del perché di questo continuo ritardo, forse perché gli animali non votano? O perché non c’è la capacità e la voglia di farlo? La nostra battaglia continua e non ci fermeremo fin quando non sarà fatta giustizia per tutti gli animali prigionieri a vita nei circhi per uso del divertimento umano”.
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