Pescara calcio: un punto d’oro a Bologna
Bologna – (di M.F.) – Il Pescara calcio muove finalemente la classifica. Grazie al pareggio strappato con le unghie e con i denti a Bologna, il delfino toglie quel brutto zero dalla classifica, portandosi a quota un punto. E’ un risultato ottimo alla luce di come è arrivato. I biancazzurri, infatti, in dieci uomini per più di mezz’ora, stringono i denti e ringraziano Pellizzoli che para un rigore a Diamanti. Il portiere ex Roma, subentrato all’espulso Perin, si fa trovare subito pronto e respinge il tiro dagli undici metri del trequartista felsineo. Il Pescara c’è e di certo non è intenzionato a rappresentare la cenerentola della serie A. La detrerminazione con cui gli uomini di Stroppa hanno affrontato la partita ne è una conferma. Adesso, rotto il ghiaccio, è importante trovare la prima vittoria, magari davanti al caloroso pubblico dell’Adriatico.
La cronaca. Il Pescara scende in campo con una difesa inedita causa l’infortunio di Romagnoli e la squalifica di Terlizzi. Giocano Cosic e Bocchetti centrali, con Balzano e Modesto terzini. In mediana trova spazio Nielsen che affianca il metronomo Cascione e l’esperto Colucci, in attacco spazio al tridente formato da Quintero Vukusic e il talentino romano Caprari.
Il Bologna gioca con Antonsson e Natali centrali, mentre Garics e Morleo coprono le fasce, in mezzo al campo giocano Teider, Pazienza e Pulzetti, con Diamanti e Konè che ispireranno l’unica punta Gilardino.
L’avvio è di marca rossoblù. Al minuto numero otto i locali, infatti, sono già in vantaggio: Modesto si fa anticipare da Garics che, defilato sulla destra crossa per Gilardino, l’attaccante con una rapida conclusione beffa Perin. Un minuto dopo il Bologna può raddoppiare con Diamanti che impegna l’estremo pescarese.
Al 15′ Konè dalla distanza prova il tiro della domenica ma Perin in volo plastico tiene a galla i suoi.
Poi si sveglia il Pescara che, grazie anche ad un Bologna più guardingo, prova a mettere il naso fuori dal proprio centrocampo. La pressione abruzzese da i frutti al 39′, quando la punizione di Quintero da circa venticinque metri, si insacca in rete nell’angolino basso alla sinistra di Agliardi. Primo gol in Italia per il colombiano classe 1993.
Nella ripresa le due formazioni si punzecchiano ma per un quarto d’ora il taccuino è inersorabilmente vuoto. Al 17′ un sussulto: Diamanti pesca Gilardino che, in area di rigore, viene abbattuto da Perin. Per l’arbitro è espulsione e rigore per il Bologna. Stroppa fa entrare Pellizzoli per Caprari e il portiere diventa subito un idolo dei tifosi deviando la conclusione dal dischetto di Diamanti.
Con un uomo in più il Bologna prova a portare a casa la vittoria, inserendo un attaccante come Gabbiadini per Pulzetti che di ruolo fa il centrocampista. Pioli toglie anche Konè per giocare con tre punte effettive: in avanti negli ultimi venti minuti agiscono Gilardino, Gimenez e Gabbiadini, più Diamanti a supporto. Il peso offensivo c’è ma i risultati non sono quelli sperati dal tecnico felsineo. Il Bologna preme ma non incide, Diamanti prova per due volte la conclusione dalla distanza, ma la fortuna non lo premia. Gilardino a poco più di dieci minuti dal termine ha sui piedi la palla del raddoppio ma la sciupa clamorosamente. Il Pescara, zitto zitto, e con ordine, fa sfogare gli avversari e porta a casa un punto che fa morale.
Bologna: Agliardi; Garics, Antonsson, Natali, Morleo (38′ st Abero); Pulzetti (21′ st Gabbiadini), Pazienza, Taider; Kone (30′ st Gimenez); Gilardino, Diamanti.
Pescara (4-3-2-1): Perin; Balzano, Cosic, Bocchetti, Modesto (26′ st Zanon); Nielsen, Colucci, Cascione (35′ st Bjarnason); Quintero, Caprari (19′ st Pelizzoli); Vukusic.
Arbitro: Romeo di Verona
Marcatori: 9′ Gilardino, 41′ Quintero
Ammoniti: Perin, Cascione, Kone, Bjarnason
Espulso: Perin.
Non c'è ancora nessun commento.