Il COISP le canta tutte alla Fornero


L’Aquila – “BUROCRATI IN TAILLEUR OSANO CHIEDERE ANCORA SACRIFICI” – Il sindacato di polizia Coisp non le manda a dire, come dimostra questa sua nota: “I Lavoratori dei Comparti Sicurezza e Difesa sono considerati dal Governo solo carne da macello. Sono numeri, sono pedine che non contano nulla. Il Ministro Fornero ci sbatte in faccia l’assoluto rifiuto a qualsiasi confronto. Altezzosi burocrati tirati in tailleur osano chiedere ancora altri sacrifici a persone che tornano da una giornata di lavoro ricoperti di sangue, con le ossa spaccate, offesi e vilipesi in ogni modo. Sacrifici decisi unilateralmente e solo a nostro carico, disponendo delle già troppo bistrattate vite degli unici veri Servitori dello Stato rimasti a farsi ammazzare per pochi spiccioli al mese.
Continuano a rapinarci le tasche e pretendono che ci presentiamo là, tutti in fila e zitti come scolaretti davanti ad una maestrina saccente, col capo chino a far calpestare noi stessi, il ruolo che rivestiamo, e con noi migliaia e migliaia di colleghi. E’ un’offesa intollerabile”.
Nelle parole di Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, l’esito della disastrosa riunione fissata per questa mattina aPalazzo Chigi per discutere della riforma del sistema pensionistico alla presenza, tra gli
altri, del Ministro Elsa Fornero, cui hanno partecipato i rappresentanti di tutti i Corpi del Comparto Sicurezza e Difesa. Ma all’incontro non si è di fatto tenuto alcun confronto, avendo il Ministro esordito con il rilevare che i presenti erano troppi, ed aggiungendo che comunque il provvedimento era già stato stilato e che le varie Organizzazioni presenti ne avrebbero ricevuto una bozza nella prossima settimana. Qualcosa che ha scatenato la vibrata reazione dei Rappresentanti Sindacali, alcuni dei quali hanno annunciato di voler lasciare la riunione, di fronte alla quale una Fornero stizzita ha replicato. “Se questo è il livello degli interlocutori me ne vado anche io”.
“Il livello dei suoi interlocutori, signor Ministro, era altissimo sul piano del valore
democratico, sempre che per lei questo significhi qualcosa, considerato che noi eravamo gli unici, lì dentro, ad essere stati realmente scelti dalle persone che rappresentiamo.
Migliaia e migliaia di italiani di cui a lei non importa assolutamente nulla” le fa eco
Maccari, che ha abbandonato l’incontro per farvi momentaneamente ritorno, poco dopo, per “depositare” sul tavolo dei lavori una serie di ingrandimenti fotografici raffiguranti Poliziotti “al lavoro”, laceri, contusi, coperti di sangue, in molti casi anche di età avanzata, doloranti e sporchi nelle loro divise gettate come al solito in ogni contesto per garantire la sicurezza di quel Paese che li pugnala in continuazione alle

spalle. Così il Segretario del Coisp si è preso la parola nel silenzio generale, tuonando contro comportamenti “altamente offensivi ed irresponsabili”, prima di andare via.
“Il provvedimento che vogliono mettere in campo – ribadisce adesso Maccari -
è ovviamente ulteriormente penalizzante per i Lavoratori di un Comparto al limite della
resistenza. Ci hanno detto ‘vi dovete mettere una mano sulla coscienza’ chiedendoci di
farci massacrare, non solo per strada e negli Uffici dove lavoriamo, ma anche da
rappresentanti istituzionali ingrati, ingiusti, distanti anni luce dietro alle loro scrivanie
dorate dalle quali si permettono di offenderci, di scavalcarci, di ignorarci. Ma in questo
Paese la coscienza ce l’abbiamo solo noi? La risposta è sì. Siamo noi, a questo punto, che ci rifiutiamo di continuare a cercare il confronto con chi non sa cosa significhi fare il nostro lavoro. Scenderemo in piazza, lasceremo che i cittadini possano capire e valutare da soli il livello di cieca arroganza e la prepotenza di certi nostri governanti”.


21 Settembre 2012

Categoria : Cronaca
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