Province? “Pescara non fa demagogia”


Pescara – “Sarà Pescara a ospitare mercoledì prossimo, 26 settembre, la nuova riunione del Comitato per le Autonomie locali, che si svolgerà nella Sala consiliare del Comune. La riunione, che vedrà riunite tutte le componenti che costituiscono l’Organismo, sarà ancora una volta l’occasione per approfondire il Piano di riordino in discussione, cercando di nuovo la strada per fare sintesi tra le tante proposte poste sul Tavolo prima di arrivare al voto di quella ipotesi che poi verrà inviata all’esame del Governo”.
Lo ha ribadito il sindaco Luigi Albore Mascia che stamane ha partecipato a L’Aquila al nuovo vertice del Cal.
“Allo stato attuale – ha detto il sindaco Albore Mascia – abbiamo sul tavolo del Cal una miriade di proposte, tutte tese a tutelare l’autonomia delle singole Province attualmente esistenti: alcuni Comuni del teramano hanno chiesto di accorpare Pescara con Chieti, e garantire l’indipendenza di L’Aquila e Teramo; alcuni Comuni chietini, di contro, hanno chiesto di accorpare Pescara con Teramo, difendendo l’indipendenza di L’Aquila e Chieti. A questo punto Pescara è l’unica a non aver fatto demagogia, mettendo da parte ogni possibile campanilismo, e ad aver avanzato una proposta lungimirante, concreta, razionale e soprattutto in linea con la spending review che impone la conservazione di sole due Province e non 3 né 4. Quello che forse non è stato ben chiarito è che, fatta la legge, non ci si deve ingegnare per trovare un modo per aggirarla, ma che quella legge va rispettata, trovando ovviamente il modo migliore per tutelare tutti i territori che comunque saranno interessati da una riorganizzazione rivoluzionaria, per evitare una decisione esterna all’Abruzzo che cadrebbe come un macigno sulla regione. Purtroppo sino a oggi l’Abruzzo non ha avuto la capacità di fare sintesi, come invece sarebbe stato consono e opportuno, e ovviamente Pescara continuerà a difendere la propria ipotesi di accorpamento e di costituzione della Provincia Appennino-Adriatica con la fusione di Pescara con Chieti e Teramo, una proposta che ha una ratio ben precisa, ovvero mira all’accorpamento per aree omogenee dei nostri territori, da una parte la fascia montana, dall’altra quella costiera, creando un unico grande territorio che avrà un ruolo di polo d’attrazione per il traffico merci e quello turistico, dotato di ogni genere di infrastruttura, soprattutto un territorio forte dal punto di vista economico potendo contare sulla presenza di qualunque genere di attività imprenditoriale. E soprattutto tale soluzione andrebbe a scongiurare il pericolo di un esodo di massa di decine di piccoli comuni del teramano verso le Marche, paradossalmente più vicine dal punto di vista puramente chilometrico rispetto a L’Aquila stessa. La fusione proposta da Pescara, dunque, darebbe concretamente forza alla costituzione di un unico grande motore d’Abruzzo, capace di portare economie anche a L’Aquila stessa, oltre a rispettare la ratio del provvedimento nazionale stesso. Per la giornata odierna sembrava si volesse già giungere alla votazione, e invece abbiamo chiesto e ottenuto la convocazione di un ulteriore incontro che però questa volta si svolgerà direttamente a Pescara, ovvero nella seconda sede istituzionale della stessa Regione Abruzzo, riunione che ospiteremo nella nostra Sala consiliare, con l’obiettivo e l’auspicio che si possa finalmente fare sintesi tra le varie proposte in discussione prima di arrivare al voto finale”.


21 Settembre 2012

Categoria : Cronaca
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