Anatre uccise da botulino, subito bonifica


Pescara – “E’ stato senza alcun dubbio la tossina del botulino di tipo C a uccidere i 39 esemplari di anatra all’interno del laghetto del comparto 3 del Parco D’Avalos. Lo hanno confermato le indagini diagnostiche effettuate sulle carcasse dei primi anatidi morti e dell’animale preso vivo, ma gia’ colpito dal germe, indagini effettuate dall’Istituto Zooprofilattico di Teramo. Le analisi sono state consegnate questa mattina all’amministrazione comunale di Pescara che nel frattempo ha pero’ gia’ attivato le prime procedure per la bonifica del bacino idrico”. Lo hanno annunciato gli assessori del Comune di Pescara alla Tutela del Mondo animale Carla Panzino, ai Lavori pubblici Gianni Teodoro e ai Parchi Nicola Ricotta che hanno seguito sin dal primo momento l’evolversi dell’emergenza. “Questa mattina l’Ufficio veterinario della Asl di Pescara ha trasmesso al Comune l’esito delle indagini diagnostiche effettuate dall’Istituto Zooprofilattico di Teramo sui corpi degli animali trovati morti lo scorso agosto nel laghetto del comparto 3 della pineta dannunziana – hanno affermato gli assessori Panzino, Teodoro e Ricotta -. Le analisi sono state condotte sui campioni del sistema nervoso e degli organi interni, come polmoni, intestino, trachea, reni, cervello e siero. Gli accertamenti hanno escluso la presenza di patologie come l’influenza aviaria o la West Nile Disease, mentre proprio le indagini condotte sui campioni di sangue hanno evidenziato la positivita’ alla tossina botulinica di tipo C, specie nell’anatra viva che mostrava uno stato di parziale paralisi flaccida degli arti posteriori. I dati dell’Istituto Zooprofilattico hanno dunque confermato i primi esami condotti dall’Arta sulla qualita’ dell’acqua del laghetto che in un punto del bacino, a ridosso dell’ingresso su via della Bonifica, aveva gia’ fatto emergere la presenza in grosse quantita’ di spore di clostridi”. Accertate le cause del decesso delle anatre, “l’amministrazione comunale ha ora avviato “le prime misure per garantire l’immediata bonifica del bacino idrico e il ripristino delle adeguate condizioni igienico-sanitarie, ponendo riparo a un degrado che ormai si trascinava da sei anni”.


02 Settembre 2009

Categoria : Cronaca
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