Attiva, relazione tecnica al comune


Pescara – (com) – “Attiva” ribadisce l’impegno straordinario del personale dipendente e dei suoi mezzi per alleviare i disagi dei cittadini e i danni ai beni privati e pubblici, causati dal maltempo che nei giorni scorsi ha messo in allerta la città di Pescara.
Le emergenze hanno tuttavia dimostrato che il problema non è solo legato all’intensità degli eventi quanto alla fragilità del sistema-territorio.
E così la “lezione” dei giorni scorsi ha reso sempre più evidente la necessità di affrontare la questione dei cambiamenti climatici con politiche strutturali.
Attiva ha così nuovamente sottolineato il problema con una relazione tecnica trasmessa stamane al Comune di Pescara, dove si evidenzia come la causa di tali eventi sia da attribuire ad una insufficiente portata delle condutture, soprattutto in specifici punti, in occasione di precipitazioni di particolare intensità, e alla pressione che si genera all’interno delle condutture che determina azzeramento della capacità di intercettazione dei tombini, rotture alle tubazioni, danni al manto stradale, sollevamento dei coperchi metallici dei tombini con riflusso dagli stessi di milioni di metri cubi d’acqua sulle strade, con conseguente allagamento di estese aree circostanti.
“Le eccezionali condizioni meteorologiche dei giorni scorsi – sottolinea l’amministratore delegato dell’Attiva Spa, Guglielmo Lancasteri – mettono in evidenza la vulnerabilità del territorio. C’è pertanto bisogno di misure concrete, di interventi di ammodernamento della rete idrica con opere infrastrutturali, che naturalmente sono estranee agli impegni contrattuali di Attiva. Solo così verrebbe consolidata l’azione di manutenzione sul territorio”.

Il rapido smaltimento dell’acqua a precipitazioni concluse (nonostante la concentrazione di fogliame e aghi di pino che si deposita naturalmente sopra le grate dei tombini riducendone la capacità di assorbimento) come pure l’assenza di allagamenti in occasione di precipitazioni prolungate ma meno intense e dannose, dimostra che l’ordinaria pulizia superficiale dei tombini può essere causa di qualche innocua pozzanghera, ma non certo degli estesi e intensi allagamenti che si registrano durante i nubifragi.
In ogni caso, ben oltre i limiti contrattuali, e con notevole impegno (anche economico superiore alla remunerazione dello specifico servizio) l’ordinaria manutenzione dei tombini è svolta costantemente da Attiva, ma spesso non può essere contemporaneamente garantita sull’intera rete cittadina perché sviluppata a rotazione (spesso resa anche difficile a causa delle numerose auto in sosta).


19 Settembre 2012

Categoria : Cronaca
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