Manifesti che appaiono e scompaiono
L’Aquila – (di Stefano Leone) – Era apparso sui muri anche dell’abitato di Coppito, frazione molto popolosa al limitare dell’aeroporto; era apparso, come già in altre occasioni, dalla sera alla mattina a cura del fantomatico movimento “La Locomotiva” , che si era già fatto notare per le battaglie a forza di cartelloni al vetriolo che prendono di mira politici, società, enti e amministrazioni. Obiettivo del cartellone in questione, questa volta è la società XPress, la società che gestisce l’aeroporto dei Parchi di L’Aquila. Come noto la XPress, società calabrese costituita a Locri, è la società che, specializzata nel trasporto di materiali radioattivi, ha avuto l’assegnazione ventennale della gestione dell’aeroporto de Parchi.
L’obiettivo che in più occasioni i vertici della società dicono di voler perseguire è quello di far “decollare” definitivamente lo scalo aquilano. Più che dei parchi, a vederlo pare più l’aeroporto dell’incuria e dell’abbandono già dal cancello di ingresso, tenuto fermo da due grosse pietre appoggiate per non farlo chiudere. Ma, il messaggio del misterioso movimento dei cartelloni, in questo caso ha puntato il suo indice sull’attività preminente della XPress che è, appunto, il trasporto di materiali radioattivi. Enunciarne il testo è superfluo dal momento che la foto è testimone di quanto scritto, chiamando in causa anche l’assessore con delega all’aeroporto Emanuela Iorio. In questa storia qualcosa di magico comunque c’è; oltre la ormai fantomaticità del movimento dei cartelloni, questo contro la XPress è improvvisamente sparito alla vigilia dell’ultimo fine settimana. Guarda caso la sparizione del cartellone è avvenuta immediatamente prima dell’inizio di una manifestazione che c’è stata proprio nel fine settimana all’interno dell’aeroporto! Una coincidenza oppure quel manifesto dava fastidio e qualcuno non doveva leggerlo?
Stefano Leone
Non c'è ancora nessun commento.