Atri, percorso d’arte per i “calànchi”


atri-i-calanchiAtri – Opere d’arte e installazioni di design accompagneranno dal 5 settembre (a partire dalle ore 17,30 con appuntamento presso la Villa Comunale di Atri) i visitatori alla scoperta del meraviglioso centro storico di Atri fino all’Oasi WWF dei Calànchi. Il Comune grazie ad un contributo della Regione Abruzzo e del CIPE destinato alla Riserva, ha inteso realizzare un percorso di collegamento tra Atri e la vicina riserva naturale regionale e Oasi WWF dei Calanchi, due tra le principali attrattive del territorio teramano e abruzzese. Dichiara Domenico Felicione, vicesindaco di Atri: “Questo percorso deriva da un intenso lavoro di confronto tra progettisti, artisti, amministrazione comunale e portatori di interesse che abbiamo voluto coinvolgere nelle varie fasi del progetto. Ora questo processo, indispensabile per operare con leggerezza all’interno di un centro storico delicato come quello di Atri, e’ terminato e finalmente il prossimo 5 settembre inaugureremo questo percorso. E’ un primo passo per far scoprire angoli di citta’ non sempre visitati e anche un invito a lasciare l’auto per scoprire sia il centro storico che i Calanchi”. Per Dante Caserta, consigliere nazionale del WWF Italia “abbiamo sposato l’idea di collegare con un sentiero pedonale la nostra oasi con il centro storico perche’ dobbiamo spingere in ogni occasione verso la mobilita’ sostenibile. Purtroppo tra questi due punti di eccellenza esiste una frattura derivante dalla recente espansione della periferia di Atri e dall’abbandono di alcune fontane storiche, con situazioni non sempre all’altezza del paesaggio tutelato dall’Oasi che difficilmente possono attirare visitatori. E’ un compito arduo e per questo abbiamo subito indicato la necessita’ di attirare i turisti in un percorso tematico che avesse un valore esso stesso. L’idea di coinvolgere artisti di grande fama internazionale, come lo scultore Alessio Tasca e lo scrittore Maurizio Maggiani, va in questa direzione. La forza delle loro opere, assieme a quelle di giovani fotografi come Massimo Camplone e Sergio Camplone e designer come Elisabetta Di Bucchianico e Dario Oggiano, possono contribuire a ricucire frammenti di territorio e ristabile una relazione tra le due principali attrattive di Atri”. (Nella foto: Alcuni calanchi presso Atri, insolite e spettacolari formazioni rocciose dovute all’erosione meteorica e alla natura del suolo)


02 Settembre 2009

Categoria : Cultura
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