Commercio, la mazzata del maltempo


Pescara – (com) – La Confcommercio di Pescara raccoglie il grido di dolore dei commercianti associati e calcola i danni all’indomani dell’ondata di maltempo del fine settimana che per l’ennesima volta ha messo a nudo la vulnerabilità della città di fronte a piogge copiose.
Eppure era stato tutto ampiamente previsto e le istituzioni preposte, a partire dal Comune, avrebbero avuto il tempo necessario per approntare tutti gli interventi per poter attenuare gli effetti del maltempo a partire dallo svuotamento dei tombini.
Nulla di tutto ciò è avvenuto e ancora una volta a fronte di piogge al di sopra della norma si è ripetuto un film già visto tante volte: interi quartieri invasi dalle acque con le strade trasformate in canali veneziani, tombini straripanti, auto sommerse e forse non più utilizzabili, attività commerciali costrette ad ingegnarsi per salvare il salvabile dalla fiumana che invadeva i propri locali.
In più, in questa occasione, si è aggiunto l’allagamento dei primi piani dell’ospedale che ha reso necessaria la chiusura del reparto di radiologia portando la nostra città all’attenzione dei telegiornali nazionali, purtroppo in negativo.
Tutto ciò senza tenere conto del rischio esondazione del fiume Pescara che ha tenuto la città con il fiato sospeso per diverse ore e che ha dimostrato per l’ennesima volta l’urgenza di avviare senza se e senza ma il dragaggio dei fondali.
Questa volta si è davvero arrivati ad un passo dal dramma con il fiume che lambiva gli argini; sarebbe bastata l’apertura di una delle dighe del Pescara per riversare le acque fiumane sulla città.
Ripetiamo per l’ennesima volta che PREVENIRE E’ MEGLIO CHE CURARE e gli eventi del fine settimana dimostrano che questo non è solo uno slogan ma un vero monito che nasce dalla convinzione che senza un intervento forte e tempestivo da parte delle istituzioni per sbloccare la situazione di stallo, si rischi davvero il disastro ambientale.
Tornando al grido d’allarme del comparto commerciale ci chiediamo chi pagherà i danni economici provocati dall’ennesima dimostrazione di impreparazione della nostra città di fronte ad eventi climatici fuori della norma.
Numerose sono state le richieste di aiuto giunte in associazione da parte di commercianti ed operatori del turismo messi in ginocchio dal vero e proprio acquitrinio in cui Pescara si è trasformata nel fine settimana scorso.
A fronte di tante richieste stiamo valutando con i nostri esperti la possibilità di avviare azioni legali a tutela dei nostri associati che hanno subito danni ingenti e dimostrabili ed al riguardo gli uffici della Confcommercio di Pescara sono a disposizione per eventuali informazioni.


17 Settembre 2012

Categoria : Cronaca
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