La Protezione civile sul maltempo – Pescara ridotta ad un acquitrino “nel caos totale”
L’Aquila – PESANTE SITUAZIONE NEL TERAMANO – - (Foto porto di Pescara, di via Elettra e via Marconi, di Massimo Leone – Sotto: il Vibrata ad Alba questa mattina a mezzogiorno) –
Il sistema di Protezione Civile regionale, dopo la primaria fase di allerta che si è sviluppata nei giorni 12, 13 e 14 settembre, con report di allertamento riguardanti previsioni puntuali circa i luoghi e l’intensità del rischio meteorologico, idrogeologico e idraulico, si è attivato a fronte di richieste provenienti dal territorio, con squadre e mezzi, soprattutto nel teramano e nel pescarese, dove si sono verificati gli episodi di maggiore allarme dovuti al maltempo.
Dalle ore 12, del 14 settembre e a seguire con sempre maggiore intensità , oltre 25 squadre di volontari di Protezione Civile sono intervenute principalmente nei Comuni di Pescara, Collecorvino, Città Sant’Angelo, Roseto, Giulianova, Atri, Tortoreto, Martinsicuro, Alba Adriatica, Corropoli, Silvi Marina, Ancarano, Montesilvano, Morro d’Oro, Pineto, Villa Vomano, Mosciano S. Angelo, Corropoli, Colonnella, e altre località .
Insieme all’azione dei sindaci che hanno svolto opera di messa in sicurezza, (con chiusura di strade, evacuazione di zone ad alto rischio allagamento) più di 80 uomini del volontariato, con idrovore ed ogni altro mezzo idoneo, si sono attivati per il supporto e l’assistenza alle popolazioni colpite dalle avverse condizioni meteo.
Il combinato disposto dell’azione delle Prefetture (Pescara e Teramo), dei sindaci e del dipartimento Abruzzo della Protezione Civile con le proprie strutture operative (volontariato, VV.F., C.F.S., F.F.O.) sino a questo momento ha evitato l’acuirsi dello stato di emergenza, pur in una situazione nella quale i valori di pioggia cumulata nell’arco delle 24 ore, sono l’equivalente di ciò che cade solitamente in 1/2 mesi, ed in termini statistici per individuare valori così elevati si deve retrocedere di un ventennio.
CAOS COMPLETO – “Ci risiamo: la prima pioggia cospicua, ma ampiamente prevista, e’ sufficiente per gettare nel piu’ completo caos una citta’ intera, mettendo a rischio la sicurezza e la vita stessa dei cittadini. Questa volta c’e’ anche l’aggravante del porto, che con un effetto imbuto pericolosissimo rischia di far esondare il fiume Pescara”. E’ quanto afferma, in una nota, il Movimento 5 Stelle Pescara. “Sarebbe facile affermare che tutto questo era stato ampiamente previsto, anche da noi a luglio nel corteo organizzato per celebrare la morte del porto, quando tra i rischi del mancato dragaggio del porto segnalavamo proprio l’esondazione del fiume. Eppure nulla e’ stato fatto, tutto si ripete con una ciclicita’ disarmante ogni volta che piove: le promesse d’interventi per risolvere la questione una volta per tutte vengono puntualmente smentite. Passata la bufera, riparati i danni con immensi costi per la collettivita’, tutto torna come prima, e gli amministratori continuano a fregarsene degli interessi dei cittadini e a interessarsi solo dei propri interessi e di quelli dei propri amici, a cominciare dai costruttori. Eppure tutti ci dicono che fare una buona prevenzione costerebbe molto meno del riparare i danni. Noi – dice il Movimento 5 Stelle – riteniamo che la misura sia colma: l’amministrazione comunale, la stessa che chiede gli abbonamenti gratis per le partite del Pescara, dovrebbe rassegnare immediatamente le dimissioni per manifesta incapacita’ di perseguire gli interessi dei cittadini”.
VIGILI DEL FUOCO DA ROMA – Sono arrivati rinforzi da Roma, per i vigili del fuoco di Pescara, impegnati da questa mattina con gli interventi anti allagamenti a seguito della pioggia. Dopo aver soccorso le persone in difficolta’ ed eliminato le situazioni di pericolo causate da smottamenti di terreno, alberi abbattuti o pericolanti, cedimenti di muri di contenimento, le squadre sono al momento impegnate nelle operazioni di aspirazione e svuotamento dei locali allagati per consentire il recupero di materiale e ripristino della fruibilita’ degli stessi. La polizia municipale, intanto, ha chiuso al traffico le golene lungo il fiume, considerato che gia’ oggi pomeriggio il corso d’acqua ha raggiunto e superato il livello stradale, ma l’allarme e’ subito rientrato. In base ai dati in possesso del Comune sono caduti, nella zona dei Colli, 174,1 millimetri d’acqua (un po’ meno a San Silvestro) e stando alle previsioni l’allerta meteo proseguira’ per le prossime 24 – 36 ore. Sono al lavoro gli addetti di Attiva e anche quelli dell’Aca che puntano a far rientrare le emergenze prima che ricominci a piovere. Per tamponare altri allagamenti saranno anche consegnati dei sacchetti di sabbia. Oggi il vicesindaco Berardino Fiorilli ha incontrato alcuni commercianti esasperati dagli allagamenti nella zona Sud in caso di maltempo e ha annunciato la costruzione, imminente, di nuovi collettori, 4 nuove condotte grandi, funzionali, capaci di accogliere grandi quantita’ di acqua piovana.
SITUAZIONE NEL TERAMANO – Il maltempo ha concesso una tregua ma il teramano e’ in ginocchio. Strade interrotte, frane e smottamenti stanno creando disagi ovunque. I fiumi sono in piena erodendo la campagna circostante, intere aree coltivate si sono trasformate in piscine. A Nereto, un tubo lungo del diametro di oltre due metri e’ stato trasportato dalla piena del torrente Vibrata fino al ponte che divide Nereto e Sant’Omero. L’ostruzione della campata del ponte per il materiale pesante trasportato dall’acqua, che costituisce grave pericolo per la staticita’ del ponte stesso, ha spinto il sindaco a chiudere la strada. Parzialmente chiusa anche la strada provinciale 8/A e ancora via della Fonte strada provinciale, via Rote e non solo. Chiusi per precauzione fino a domani i due ponti sul Vomano a Fontanelle e a Castelnuovo lungo la 553 mentre sono state riaperte molte provinciali dove, comunque, occorre transitare con attenzione a causa dei depositi di fango sulle carreggiate. Rimangono chiuse la 1/F tratto Torano Tronto invasa da chilometri di fango e terra e la provinciale 10 all’altezza di Villa Maggi a Mosciano. “Continuano a rimanere sotto osservazioni i corsi fluviali ma, al momento, la situazione critica sembra essere solo quella che si registra sul Vomano le cui acque sono ingrossate anche a causa dei rilasci dell’Enel che deve abbassare il livello della diga di Piaganini”, dichiara l’assessore provinciale alla viabilita’ Elicio Romandini che da questa mattina e’ in giro sul territorio con le squadre dei tecnici e degli operai”. Naturalmente – aggiunge – non mancano i disagi sia a Pineto che in molte altre cittadine, soprattutto della costa, dove si registrano numerosi episodi di allagamento. Per quanto ci riguarda continueremo a lavorare per togliere il fango dalle strade ma continuo a raccomandare molta prudenza perche’ non riusciamo a garantire un’ adeguata apposizione della segnaletica di sicurezza. Il Calvano ha tenuto anche se la zona di Borgo Santa Maria e’ una di quelle che ha avuto piu’ problemi. L’ordinanza riguardante i due ponti sul Vomano prevede che rimangano chiusi fino a domani pomeriggio ma continueremo a monitorare il fiume tutta la notte e se sara’ possibile ne riapriremo almeno uno per garantire il collegamento fra le due sponde”.
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