Maltempo, ma a chi siamo affidati?


(Foto: il Vibrata oggi alle 12) – Prima mesi e mesi secchi e riarsi, ovviamente poi arriva l’acqua… Tutta l’acqua del mondo non fa cha girare, in un ciclo immutabile. Dovremmo saperlo… Ma forse non lo sanno coloro ai quali siamo affidati. Persone che dovrebbe essere chiamate a rispondere di ciò che fanno o non fanno, e che invece rimangono comode sulle loro poltrone remunerative e autorevoli. Una piccola storia, e capirete subito. C’è un fiumicello che si chiama Vibrata e scorre tra Alba e Martinsicuro. Solitamente piccolo, modesto. Ma con argini lontani, il che significa che da sempre è noto quanto danno possa arrecare. Questo corsetto d’acqua è andato in piena l’anno scorso, ed è tornato gonfio e minaccioso oggi.
Era stato installato un sistema di allarme acustico l’anno scorso. Non ha funzionato oggi: è già fuori uso. Durante la notte è necessario un allarme, quando c’è pericolo di ritrovarsi con il letto nell’acqua. Ma a nessuno è importato nulla, e gli allarmi non hanno suonato. Il fiume non è stato pulito: c’erano due metri di vegetazione selvaggia e fitta. Le arcate dei ponti sono state sfiorate dall’acqua. Tutto come sempre. Appunto, a chi siamo affidati? Alla buona sorte, a qualche santo che abbia tempo e voglia di proteggere i suoi fedeli, a Giove Pluvio che faccia finire la pioggia quando stiamo per affogare… Che desolazione. Si è sempre detto: “Povera Italia”. Adesso gridiamolo: e che il cielo ci guardi dal peggio, se può farlo. Se ce lo meritiamo. Cosa di cui qualcuno seriamente dubita. In fondo è colpa nostra se gente di questa risma si trova e resta al suo posto.



14 Settembre 2012

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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