Biomasse, i denigratori dov’erano?
Alba Adriatica – Scrivono Massimo Censori e Stefano Flaiani (La Destra Val Vibrata): “Noi non conosciamo come si è svolto l’iter burocratico delle autorizzazioni per la costruzione delle centrali a biomasse in Colonnella. Sappiamo che, comunque, l’ARTA, il Ministero, la Regione ecc. hanno concesso il loro bene placet, come ha fatto il Comune di Colonnella per le proprie competenze. Ma i denigratori del progetto, come i loro portabandiera, dov’erano quando queste pratiche venivano esaminate in questi uffici? Si sono accorti solo della firma del Sindaco di Colonnella, o hanno aspettato “tempi maturi” per sollevare la Popolazione creando disagio e panico?
Come si legge dai giornali il sig. Francesco Capanna, Presidente del CDA della Sagitta Immobiliare, ha affrontato i principali temi di contestazioni che si elevano contro le centrali a biomasse: approvvigionamento, filiera corta, fumi, tipologia della biomassa ecc . Nel riservarci l’approfondimento, su documenti, delle affermazioni del sig. Capanna, questioni preliminari devono essere affrontate. Innanzitutto la possibilità, rectius, l’autorizzazione alla costruzione di centrali a biomasse ben poteva essere affrontata con i Cittadini PRIMA del rilascio.
Con la produzione di energia elettrica ben poteva essere prevista la fornitura gratuita, almeno, per i Cittadini di Colonnella, i quali sarebbero stati “sollevati” dalle bollette dell’ENEL.
Sempre la fornitura di energia elettrica poteva essere prevista in forma di incentivo alle imprese locali, allo scopo di aiutarle, per rilanciarle, e/o per favorire l’insediamento e/o la riapertura di attività produttive nella zona. Con la conseguenza, anche, di nuovi posti di lavoro. Attente e precise esposizioni, relative alla produzione di biomassa, potevano essere fatte nei confronti degli agricoltori dell’intera Val Vibrata per rilanciare, almeno in parte, anche questo settore.
Queste azioni, come molte altre, potevano essere effettuate prima. Oggi, al contrario, abbiamo solo un “terrore generalizzato” causato, anche, da chi vuol “lucrare” sopra le centrali senza tener in conto le esigenze, i bisogni e gli eventuali vantaggi per e dei Cittadini. Anche il sig. Monti Marcello, Consigliere del Comune di Martinsicuro, all’ultimo Consiglio Comunale si è lasciato andare ad apprezzamenti e parole fuori tema, addirittura invitando tutti a visitare internet per “scoprire” cos’è il SYNGAS. Preg.mo Consigliere, su internet vi si trova pure che il mondo finirà il 21 dicembre! Altro timore espresso dal cons. Monti (divulgato anche da altri) è la possibilità di compiere reati (bruciando materiali non consentiti) con le centrali. Ragionando così dovremmo chiudere tutte le banche perché a mezzo loro si compiono reati. Dovremmo proibire la vendita delle automobili, perché ci si compiono reati ecc. non ci possiamo privare di opere perché pensiamo che l’illegalità superi la legalità.
Oggi non possiamo più dipendere dai ricchi petrolieri per la produzione di energia elettrica, o quantomeno, è necessario ridurre, drasticamente, questa dipendenza. Dipendenza economicamente devastante, dagli effetti ambientali disastrosi, con tutte le altre conseguenze che ne derivano (guerre, terrorismo, danni alla salute pubblica e quant’altro).
Non capiamo perché quando si cerca di “copiare” qualcuno, lo facciamo aggiungendoci di nostro, creando il “panico” e sviliamo o non realizziamo ciò che in altre parti di Italia si è fatto:
Prato allo Stelvio (BZ), in Val Venosta, premiato come il Comune “più rinnovabile”, ed hanno, anche loro, una centrale a biogas;
Tula (SS), in Sardegna, dove grazie alle rinnovabili oggi è azzerata la nuova ICI (IMU) e l’addizionale IRPEF, vengono aumentate le detrazioni per le famiglie ecc.; Tocco da Casauria, da noi in Abruzzo, dove è comparso sulle pagine del New York Times per le fonti rinnovabili;
Collarmele, sempre in Abruzzo, dove i suoi impianti alternativi sono stati identificati come “modello virtuoso” dalla Covenant of Mayors. Lo stesso Brasile ha stanziato ben 20 miliardi di dollari per incentivare fonti energetiche alternative.
Noi? Non ci possiamo prestare a “giochetti” elettorali quando sono “in ballo” interessi, bisogni e necessità della Persona Umana”.
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