Ed è subito allarme alluvione
Alba Adriatica – A PESCARA ALLAGATI OSPEDALE E PIAZZALE VIGILI DEL FUOCO – FREDDO A L’AQUILA – 12 ore di pioggia battente, vento e temperature basse. E’ bastato poco per tornare al clima di allarme e di emergenza nel Teramano, dove i corsi d’acqua sono in piena, gli allagamenti non si contano, le strade interrotte ostacolano il traffico e le chiamate ai vigili del fuoco sono centinaia. Ecco nelle foto come si presentava il fiume Vibrata tra Alba e Martinsicuro a mezzogiorno di oggi: fiume ben oltre i suoi argini naturali. Un corso d’acqua che a monte è largo sì e no quattro metri, è diventato una valanga d’acqua limacciosa sospinta da una corrente piuttosto forte. Il sistema di allarme installato lungo il fiume appena l’anno scorso non ha funzionato e non ha suonato a distesa, come dovrebbe fare. Nessuna manutenzione, e questo è il risultato. Il rischio che il Vibrata tracimi, se continuerà a piovere, è più che temuto.
L’AQUILA – Un autunno vero e proprio, e anche un autunno piuttosto freddo: la temperatura è precipitata su valori a una cifra, come nel mese di novembre. Occorrono giacconi e maglioni. Tre giorni fa c’erano ancora più o meno 30 gradi di giorno e qualcuno si lamentava del caldo “che non finiva mai”…
PESCARA – A causa della pioggia abbandonate che continua a cadere a Pescara, sono stati chiusi, all’ospedale di Pescara, la Radiologia, che sta assicurando solo le urgenze, la Medicina nucleare e la Radioterapia, i cui locali si sono allagati. Sul posto ci sono i vigili del fuoco, chiamati a rispondere a moltissime richieste di intervento per allagamenti. Dall’ospedale e’ partita la richiesta di collaborazione, essendo fuori uso la Radiologia, agli ospedali di Popoli e Chieti. La città è paralizzata dalla pioggia, questa mattina, a causa del temporale ininterrotto da ieri sera a questa mattina. Vigili del fuoco super impegnati per fronteggiare gli allagamenti, cosi’ come la polizia municipale il cui comando e’ rimasto aperto tutta la notte proprio a causa dell’ondata eccezionale di maltempo. Proprio dalla polizia municipale annunciano che i problemi principali con gli allagamenti si sono verificati in zona stadio, la piu’ a rischio in caso di pioggia, via fonte Romana, dove si e’ aperta voragine davanti a un’edicola, via Ferrari e via Caravaggio, piazza Duca degli Abruzzi e riviera Nord. Il vento forte ha trascinato alcuni cassonetti dei rifiuti a valle, nella zona dei colli, e molte strade sono inaccessibili a causa dell’acqua alta, compreso il piazzale antistante la stazione ferroviaria. Strade bloccate pure in pieno centro dove i commercianti hanno addirittura sistemato in strada tavoli, sedie e una scala per evitare l’accesso alle auto. Traffico in tilt proprio a causa di questi problemi. Il livello del fiume Pescara e’ sotto controllo e per ora non sono stati registrati problemi.
BELLANTE – Crolla parzialmente il tetto di una casa ed un’intera famiglia e’ stata evacuata. E’ accaduto a Ripattoni di Bellante poco fa. Il tetto della loro abitazione, a causa delle infiltrazioni di acqua, e’ crollato rendendo l’abitazione inagibile. Una donna di 76 anni ed i due figli di 53 e 55 anni che vivono con lei in condizioni di indigenza economica, sono stati costretti a lasciare l’abitazione per questioni di sicurezza su disposizione del Comune. Sono stati ospitati temporaneamente in un agriturismo della zona. I carabinieri hanno effettuato un sopralluogo.
PESCARA – Centralini intasati per i vigili del fuoco di Pescara che hanno tutte le squadre impegnate a fronteggiare le richieste di intervento per gli allagamenti. Sono almeno 12 – dicono i pompieri – le squadre a lavoro in citta’ per liberare i sottopassi e le abitazioni a piano terra invasi dall’acqua piovana. Problemi anche per l’acqua che dalla collina si sta rivesrando a San Donato, verso via Tirino. Sono saltati fogne e chiusini, e questa rappresenta un’altra emergenza da fronteggiare. I vigili del fuoco devono fare i conti, poi, con l’acqua alta che si e’ creata nel piazzale della sede del comando provinciale, in viale Pindaro: c’e’ una maxi pozzanghera alta 50 centimetri, che non si sa dove far defluire.
“Le previsioni meteorologiche si chiamano cosi’ perche’ permettono di conoscere anticipatamente che tempo fara’. Ma la loro lettura preventiva sembra sia esercizio sconosciuto ai nostri amministratori locali”. Lo afferma il direttore della Cna di Pescara, Carmine Salce, secondo cui “non esiste giustificazione alcuna di fronte all’ennesimo, desolante spettacolo di impreparazione a fronteggiare l’emergenza, offerto dalle principali istituzioni locali pescaresi in queste ore”. “Scene di strade allagate “modello canali di Venezia”, di attivita’ produttive in ginocchio, di traffico in tilt – prosegue – potevano e dovevano essere risparmiate alla nostra comunita’, solo che si fosse predisposta per tempo una struttura di intervento degna di questo nome”. “Una struttura – aggiunge Salce – che senza nulla togliere al lavoro incessante e all’impegno profuso in queste ore dagli uomini in divisa, dai volontari e dai dipendenti delle societa’ di gestione dei servizi, avesse provveduto, tanto per citare un caso, a liberare i tombini intasati del centro della citta’ di Pescara non a mattino inoltrato, ma gia’ nella notte o alle prime luci del mattino. Permettendo all’acqua di defluire regolarmente e non allagare negozi, androni, scantinati”.
SILVI – E’ straripato il torrente Cerrano a Silvi, SS 16 bloccata a causa dell’allagamento delle strade circostanti. Il torrente ha superato gli argini a causa delle abbondanti piogge che stanno interessando il territorio da mercoledi’ scorso, e si e’ riversato interamente sulle strade circostanti, causando allagamenti anche nei pressi delle abitazioni vicine. Subito allertate protezione civile, croce rossa e vigili urbani, che prontamente, hanno chiuso la SS 16 dal bivio per Silvi Paese, fino al centro commerciale Universo. La pioggia non accenna a diminuire, diversi i punti allagati sul territorio silvarolo, tra cui la pineta, dove sfocia il torrente Cerrano e la zona nord. A rischio esondazione anche il torrente Concio, che rischia di superare gli argini alla foce da un momento all’altro. Sulle spiagge si sono depositati diversi detriti, tra rami e altri ingombranti che sono finiti a mare spinti dal forte vento. In questo momento si stanno adoperando tutte le contromisure, al fine di impedire altri danni al territorio.
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