Calamità in agricoltura, Febbo accelera
Pescara – “Stiamo preparando i documenti per chiedere di accelerare la procedura di richiesta dello stato eccezionalita’ avversita’ atmosferiche, condizione necessaria per consentire l’attivazione del Fondo di solidarieta’ nazionale diretto al sostegno economico sotto varie forme al settore agricolo nelle zone colpite da calamita’ naturali o eventi eccezionali”. Lo ha assicurato l’assessore alle Politiche agricole, Mauro Febbo, nell’annunciare la propria partecipazione domani alla terza “Conferenza Nazionale sulla riforma della Pac” che si svolgera’ in occasione della Fiera del Levante a Bari (ore 11). “Nel pomeriggio – ha spiegato ancora Febbo -e’ prevista una riunione della Commissione Politiche Agricole Nazionale, nel corso della quale si parlera’ dei danni causati dalla siccita’ nel nostro Paese”.
“I danni alle produzioni abruzzesi – ha sottolineato Febbo – lasciano intravedere un ulteriore calo di reddito per gli agricoltori e un aumento dei costi che si inseriscono in un momento in cui persiste una situazione non facile per il settore primario. Se i danni sono certi, la possibilita’ per gli agricoltori di avere sostegno di fronte alle calamita’ e’ al contrario aleatoria, pertanto e’ necessario che l’Amministrazione Pubblica intervenga immediatamente. Inoltre le aziende agricole fuori dal comprensorio irriguo hanno subito dalla siccita’ danni alla produzione di oltre il 50 per cento, ed in alcune zone del 100 per cento, pertanto ho proposto anche per esse di deliberare la declaratoria di eccezionalita’ dell’evento, al fine di attivare gli interventi previsti dal D.Lgs. 102/2004 e di concedere, per favorire la ripresa economica e produttiva delle aziende agricole, contributi in c/capitale fino all’80 per cento del danno accertato; prestiti ad ammortamento quinquennale per le esigenze di esercizio degli anni futuri; proroga delle operazioni di credito agrario di cui all’art 7 e agevolazioni previdenziali di cui all’art. 8″. “La stagione siccitosa – rimarca Febbo – ha messo in evidenza le lacune strutturali degli attuali impianti irrigui che sono ormai vecchi e non tutti affidabili, dunque e’ indispensabile prevedere tra le misure di emergenza da attivare anche il finanziamento del nuovo Piano Irriguo Nazionale sia per il miglioramento della rete irrigua esistente e sia per l’estendimento della stessa in quanto in Abruzzo il territorio servito da irrigazione attualmente e’ di soli 60.000 ettari circa e vi sono molti ettari di territorio altamente vocato all’agricoltura sui quali oggi la produzione e’ quasi nulla per la mancanza di acqua. Ritengo quindi necessario un intervento nazionale straordinario diretto al sostegno dei Consorzi di Bonifica e ritengo opportuno proporre: l’ammodernamento degli impianti irrigui esistenti con la sostituzione delle condotte ormai vetuste; la realizzazione di nuovi invasi artificiali per consentire l’accumulo di acqua durante i mesi invernali in modo da poter fornire un migliore servizio irriguo ampliando il totale della superficie irrigabile; la realizzazione di interventi di manutenzione straordinaria delle dighe di Penne e Chiauci; la realizzazione di un impianto fisso nel Fucino per l’irrigazione che consenta di utilizzare tecniche moderne, risparmio idrico ed energetico, gia’ previsto nel programma infrastrutture strategiche 2012/2014 con un impegno finanziario di 99,50 milioni di euro; incrementare le reti irrigue nel comprensorio del Vomano, del Sangro e del Tavo-Saline; l’incentivazione delle nuove tecnologie per la distribuzione irrigua e di metodi irrigui che richiedono minori quantita’ di acqua”.
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