Albore Mascia su riordino province


Pescara – L’AQUILA MANTENGA UN ATTEGGIAMENTO DI TERZIETA’ – Il sindaco di Pescara, Albore Mascia (foto) scrive: “Tutti i Comuni abruzzesi con una popolazione superiore ai 10mila abitanti verranno convocati e ascoltati dal Comitato per le Autonomie Locali a L’Aquila nel corso della prossima riunione già fissata per mercoledì prossimo 19 settembre. Il Cal ha infatti accolto la mia richiesta in tal senso perché ritengo importante ascoltare e dare voce anche all’opinione di realtà territoriali importanti come Montesilvano o Giulianova, realtà che sono ovviamente portatrici di interesse e sulle quali, inevitabilmente ricadranno, a cascata, le conseguenze del Piano di Riordino delle Province.
Sarà dunque questa la prossima tappa in quel cammino che a passi molto rapidi dovrà condurre il Comitato a fare sintesi tra le quattro proposte in esame e in questo, anche oggi, ho rinnovato l’auspicio affinchè il Presidente dell’Organismo, Del Corvo, Presidente della Provincia de L’Aquila, al pari di tutti i rappresentanti istituzionali aquilani, come lo stesso sindaco Cialente, sappiano mantenere, nella delicata fase della decisione, un atteggiamento di terzietà, essendo gli unici a non essere ‘toccati’ dal Piano stesso”. Lo ha detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia ufficializzando l’esito del vertice odierno del Cal svoltosi a L’Aquila.
“La seduta odierna – ha detto il sindaco Albore Mascia – è stata dedicata all’audizione dei rappresentanti sindacali, delle Associazioni di categoria, dei piccoli Artigiani e degli imprenditori i quali tutti, indistintamente, hanno posto l’accento sulle preoccupazioni di tutti i territori circa le possibili ricadute della norma della Spending Review in termini occupazionali, oltre che sul tessuto produttivo delle varie città, ma anche sul ruolo istituzionale di ciascun centro urbano. L’amministrazione comunale di Pescara, unitamente al Presidente della Provincia di Pescara, ha già presentato venerdì scorso la propria proposta operativa di costituzione della Provincia Appennino-Adriatica, con la fusione di Pescara con Chieti e Teramo, con una ripartizione delle aree per territori omogenei, con la costituzione di un’unica grande provincia capace di svolgere il ruolo di motore economico-finanziario-turistico della Regione stessa, ma a questo punto ho anche chiesto espressamente stamane di ascoltare anche i rappresentanti del territorio, ossia i sindaci dei Comuni che contano più di 10mila abitanti che comunque saranno interessati dalle modifiche connesse con la norma sulla Spending Review e il Cal ha accolto la mia richiesta convocando tutti i sindaci abruzzesi con più di 10mila abitanti per mercoledì prossimo. Ovviamente ancora oggi ho fatto appello al senso di responsabilità nell’adozione della Spending Review, rispettando quanto previsto nella norma, ossia muovendoci per la creazione di due sole Province, chiedendo anche di dimostrare capacità di fare sintesi per giungere al voto. Oggi presso il Cal ci sono 4 proposte, ovvero oltre alla nostra, relativa alla realizzazione della Provincia Appennino-Adriatica, anche quella di Chieti per lasciare tre Province, ossia Chieti, L’Aquila e Pescara-Teramo, e anche la proposta aquilana della fusione tra L’Aquila-Teramo e Chieti-Pescara. Ma qui occorre un appunto: di fatto L’Aquila è l’unica città che non subirà gli effetti della norma sulla Spending Review, conservando, giustamente, il proprio ruolo di leader regionale e la carica di capoluogo di regione, dunque ritengo opportuno che sulla vicenda inerente il Piano di riordino delle Province mantenga un idoneo atteggiamento di responsabile terzietà rispetto agli altri tre capoluoghi di provincia. Del resto tutte le città hanno approvato la scelta della nomina di Del Corvo, Presidente della Provincia de L’Aquila, alla guida del Cal proprio perché ritenevamo potesse avere la necessaria e fondamentale obiettività di giudizio rispetto al dibattito che inevitabilmente si è aperto, in cui i Comuni non stanno dando prova di campanilismo, ma sicuramente sono espressione di preoccupazioni territoriali, preoccupazioni alle quali ritenevamo che i vertici aquilani potessero dare il giusto peso conservando la necessaria distanza e freddezza di giudizio. Allo stesso modo non ritengo opportuno che lo stesso sindaco Cialente, discontinuo nella sua presenza al Cal, si schieri a favore o contro una delle proposte sul tavolo non essendo direttamente coinvolto nel Piano, il sindaco Cialente, in questa fase tanto delicata, dovrebbe piuttosto lasciare spazio e voce a chi inevitabilmente verrà coinvolto dalla fase del riordino, mantenendo, al pari di Del Corvo, una posizione di terzietà istituzionale”.


12 Settembre 2012

Categoria : Politica
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