Persone in pista? “Capita spesso…”
Pescara – RUNWAY INCURSION, 96 SEGNALAZIONI IN ITALIA NEL SOLO 2011 – A proposito dell’episodio da noi riferito alcuni giorni fa (persone sulla pista dell’aeroporto d’Abruzzo, articolo del nostro Stefano Leone) , riceviamo una lettera da Pietro Righi, direttore dell’aeroporto, che pubblichiamo integralmente. Eccola: “Egr. Sig. Leone, tengo fede all’impegno a non commentare fatti anche parzialmente correlati a problematiche di sicurezza ma devo integrare quanto riportato nell’articolo apparso a sua firma su InAbruzzo.com, dal suggestivo titolo “C’è davvero la sicurezza all’Aeroporto d’Abruzzo?”, al fine di eliminare l’improrio punto interrogativo posto nella frase.
L’evento descritto non ha comportato alcun rischio per le operazioni di volo, peraltro del tutto assenti nella fascia oraria notturna in cui si è verificato l’accadimento. Simili fatti, di lieve gravità, si verificano con una certa frequenza negli scali aeroportuali e vengono registrati, come correttamente indicato dal virgolettato attribuito ad ENAV, anche al fine di rilevare a fini statistici la tipologia fattuale e concorrere così ad agire in modo pro-attivo (cioè prima che si determinino situazioni di pericolo) per conseguire un sempre maggior livello di sicurezza delle operazioni.
Nel 2011, l’Agenzia Nazionale della Sicurezza ha ricevuto 96 segnalazioni di eventi simili, denominati “runway incursion”, classificati come “inconvenienti”. Come tali, i fatti riportati non hanno dato luogo all’aperutra di formali indagini tecniche. Questo non significa che l’Aeroporto d’Abruzzo, in tutte le sue componenti professionali (ENAC, ENAV, VVF, Polizia, Guardia di Finanza, Dogana, SAGA), non sia quotidianamente impegnato a migliorare con continuità sia la sicurezza delle operazioni (cd. “safety”) che la prevenzione di atti illeciti (“security”). Questo abbiamo fatto e faremo anche in relazione all’episodio citato. A questo proposito desidero ricordarle che proprio per l’attenzione che presta ai temi della sicurezza e del cd. “fattore umano” la SAGA è stata cooptata nel Consorzio MASCA (MAnaging System Change in Aviation) il cui scopo è l’individuazione di tecniche organizzative volte a mantenere ed elevare i livelli di sicurezza in contesti caratterizzati da forti cambiamenti normativi, tecnologici, competitivi …
In questo ambito lavoriamo insieme a ricercatori del Trinity College di Dublino, degli Istituti di Ricerca KTH e NLR, degli esperti di sicurezza della società di gestione dell’Aeropotro di Stoccolma, di KITE Solutions, delle compagnie aeree SAS e Air Dolomiti e del costruttore avionico Thales. Sul rientro del Pescara calcio non credo serva aggiungere alcunchè se non rilevare che il volo è arrivato regolarmente e che l’ autorizzazione al differimento della chiusura dello scalo è stato dato non appena ricevuta la richiesta da parte del Coordinamento Operativo della compagnia Carpatair. Cordialmente, Pietro Righi.
(n.d.r.) Premesso che “suggestionare” non è obiettivo di questa testata, mantenere fede nel “non spiegare” al cittadino un fatto accaduto, se pur nella sua ”lieve gravità”, (che si provi a spiegare al passeggero che paga il biglietto che ci sono persone che entrano in pista senza il coordinamento degli uomini della Torre di Controllo, aldilà di ogni dissertazione tecnica!), appare alquanto singolare soprattutto per chi, al vertice di un organizzazione importante (e SAGA, essendo una società che gestisce servizi aeroportuali lo è), dovrebbe invece dare chiarezza a chi fruisce di un servizio fondamentale, come quello del trasporto aereo, ma non ha le competenze tecnico-operative specifiche. Il fatto che questi episodi si verificano con una certa frequenza negli scali aeroportuali, non può, e non deve, essere motivo per sminuirne la portata.
Per SAGA, essere stata accolta come membro in un organo collegiale è certamente motivo di pregio e di elogio e noi per primi ne rendiamo merito ma non altrettanto nel mettersi le medaglie sul petto nell’ambito di un fatto che, realmente accaduto, andrebbe perlomeno trattato con maggior misura senza volerno far apparire a tutti i costi “normalità”. Ricordiamo che SAGA è una società nella quale ci sono soldi dei cittadini e, quando c’è denaro pubblico, spiegare fatti e circostanze è obbligo “istituzionale” oltre che morale. Ricordiamo che l’azionariato societario di SAGA è composto per l’85% da Enti Pubblici (Regione Abruzzo, Camere di Commercio di Pescara, Chieti, Teramo e L’Aquila) e per il 15% da soci privati. La Regione Abruzzo con il 41,30% rappresenta il socio di maggioranza relativa.
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