CAL, sentite categorie e sindacati


L’Aquila – Il presidente Del Corvo ha dedicato la seduta di oggi del CAL, consiglio delle autonomie locali, alla consultazione delle categorie e del mondo sindacale. Un’indicazione precisa è stata ribadita dalla UIL regionale, che propende per l’accorpamento delle province: L’Aquila-Teramo e Chieti-Pescara. Per Roberto Campo sarebbe nocivo un eventuale isolamento della provincia aquilana, contrapposta ad un’ipotetica grande provincia adriatica con Teramo, Chieti e Pescara unite. Gli orientamenti sono diversi, ma sostanzialmente ricalcano le ipotesi già venute alla luce. Da un lato, appunto, la grande provincia adriatica e L’Aquila da sola (ma ci sono aree come Sulmona in cui qualcuno medita una migrazione verso Pescara, non molto condivisa ma presente), e secondo altri due sole province. Il nodo resta quello dei capoluoghi delle future province, che, comunque, dovranno esserci perchè la legge non ammette altre soluzioni. Il presidente della provincia di Chieti, Di Giuseppantonio, ha ribadito parlando con i giornalisti che ci sono città la cui sopravvivenza è legata alla presenza di uffici statali. Impossibile pensare di sopprimerli, come avverrebbe a Chieti, perchè il problema non è solo disegnare nuove province, bensì pensare a non impoverire le città. Insomma, Chieti non può perdere questura, prefettura e altri uffici. Discorso che logicamente vale anche per Teramo. Il compito del CAL e di Del Corvo appare, dunque, sempre complesso e impegnativo. I tempi sono molto ristretti, bisogna portare il consiglio regionale una proposta che veda d’accordo tutti e votarla entro la fine di ottobre.
Una scadenza che, al momento, appare davvero troppo prossima, viste le distanze che dividono ancora politici, istituzioni, sindacati e categorie produttive. Anche chi suggerisce di annullare campanilismi e rivalità, specie sulle indicazioni dei capoluoghi, non sa che pesci prendere e come uscirne.


12 Settembre 2012

Categoria : Cronaca
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