Alieni attenti, stiamo arrivando


Un tempo gli scienziati non se lo sarebbero neppure sognato, di parlare di alieni. Oggi è un guru dell’astronomia, il grande Martin Rees, astronomo reale di Sua Maestà britannica, uno degli scienziati più autorevoli del mondo, a dire: entro qualche decennio scopriremo gli alieni, sapremo dove sono, vedremo grazie a portentosi telescopi spaziali le loro tracce e le loro presenze nello spazio profondo.
Rees si riferisce ai pianeti, forse miliardi, che orbitano attorno a stelle lontanissime dal nostro Sole, miliardi anch’esse.. E lassù ritiene che possiamo scoprirli, il che significa che li dà per scontati. Come prevede anche che scopriremo (scopriranno…) molti pianeti del tutto simili alla nostra piccola e scassata Terra. Quanto cosmicamente cambiano i tempi: un cambiamento che è forse il fascino più grande della grande avventura umana, la conoscenza. Il sapere scientifico. Appena vent’anni fa gli alieni erano roba da piccola fantascienza, gli omini verdi facevano da simbolo di ogni barzelletta sui marziani. Ora li attendiamo (o sono già qui sugli UFO…) e siamo certi della loro presenza in qualche luogo dello sterminato Universo. Ci voleva tanto a capire che un oggetto così immensamente grande non poteva essere abitato solo da noi quattro fessi ciarlieri e fracassoni, vandali e ignoranti? Grazie, prof. Rees. Leggeremo con più piacere i suoi affascinanti libri.



10 Settembre 2012

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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