CRESA: Abruzzo, solo segni meno, il 2012 continua ad essere annus horribilis…


L’Aquila – LE PICCOLE IMPRESE VANNO PEGGIO DELLE MEDIE – LA CRISI APPARE SEMPRE PIU’ MARCATA - (Immagine da buonenotizieonline.it) Tutti segni negativi nei dati resi noti oggi dal CRESA, centro studi economici, nella sua periodica indagine congiunturale sulle imprese manufatturiere abruzzesi nel secondo trimestre del 2012. Un anno davvero… horribilis. Variazioni percentuali rispetto al II trimestre 2011: PRODUZIONE -6,8% FATTURATO -5,8% FATTURATO ESTERO -2,7% OCCUPAZIONE -1,8%.
Sempre più marcata, dunque, appare la crisi del sistema industriale regionale. Produzione, fatturato, export, commesse mostrano una debole ripresa rispetto al trimestre precedente ma continuano a perdere terreno rispetto al periodo aprile-giugno 2011. Prosegue il trend negativo dell’occupazione
L’andamento meno negativo è quello delle medie imprese, il peggiore delle piccole.
Quadro congiunturale. L’indagine Congiuntura Economica Abruzzese relativa al secondo
trimestre 2012 ha coinvolto 426 imprese manifatturiere con almeno 10 addetti operanti nella regione.
La flessione su base annua di tutti gli indicatori conferma il permanere di una situazione strutturale di
criticità. Si contraggono, infatti, ordini interni (-7,7%), produzione (-6,8%), fatturato (-5,8%), export
(-2,7%), occupazione (-1,8%) e ordini esteri (-0,6%).
Dopo ripetuti e marcati decrementi congiunturali, si registra un modesto miglioramento su base
trimestrale: positive le performance sui mercati internazionali (export: +2,6%; ordini: +3,4%), in
aumento fatturato (+2,7%), ordini interni (+2,2%) e produzione (+1,5%), sostanzialmente stabile
l’occupazione (-0,1%).
Pessimistiche le previsioni a sei mesi.
Settori L’alimentare, con aumenti congiunturali di tutti gli indicatori e buoni incrementi
tendenziali delle performance sui mercati internazionali e dell’occupazione, conferma di essere il settore
con meno problemi. Il legno e mobili mostra il miglior andamento rispetto al primo trimestre del 2012
ma vede perdurare i cali su base annua. Critica la situazione delle lavorazioni di minerali non metalliferi
e della chimica-farmaceutica, la quale inverte la tendenza positiva mostrata nel trimestre precedente.
Nonostante la ripresa congiunturale, si confermano le difficoltà strutturali dei mezzi di trasporto.

Classe dimensionale Le piccole imprese (10-49 addetti) fanno registrare contrazioni
tendenziali e congiunturali di produzione, fatturato, ordini interni e occupazione negative peggiori della
media regionale. Positive le variazioni congiunturali delle performance sui mercati esteri. Pessimistico il
clima d’opinione per i prossimi sei mesi, in particolar modo per fatturato e ordini interni.
Le medie imprese (da 50 a 249 addetti) mostrano maggiori elementi di solidità comparativamente a tutte
le altre tipologie d’impresa, con contrazioni tendenziali più contenute e diffusi incrementi congiunturali,
anche dei livelli occupazionali, sospinti principalmente dalla domanda interna. Diffuse sono tra gli
operatori del settore aspettative di contrazione di tutti gli indicatori nel prossimo futuro.
Le imprese con oltre 250 addetti riportano generalmente flessioni tendenziali e aumenti congiunturali.
Particolarmente critica la tenuta dei livelli occupazionali su base trimestrale e annua. Tra gli operatori
prevalgono leggermente le aspettative di contrazione per i prossimi sei mesi.

Il territorio Generalmente positivi in tutte le province i risultati congiunturali, negativi quelli
tendenziali. Se si eccettua l’occupazione, in aumento in ambedue gli orizzonti temporali, è L’Aquila a
far registrare il peggior andamento complessivo, con contrazioni congiunturali e variazioni tendenziali
peggiori della media regionale. La provincia di Chieti mostra i più consistenti decrementi su base annua.
L’industria pescarese riporta risultati su base trimestrale piuttosto positivi con incrementi interessanti
dell’export e degli ordini esteri. Rispetto al sistema manifatturiero regionale, Teramo fa osservare
migliori performance su base trimestrale e aumenti annui di fatturato estero e ordini esteri. Le previsioni
a sei mesi sono pessimistiche in tutte le province.


10 Settembre 2012

Categoria : Economia
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