Quell’ascensore per diversamente abili…
Giulianova – Scrive Alfonso Aloisi per “Poveri Giuliesi maledetti romantici e ribelli” : “Era quasi la fine del mese di novembre dello scorso anno (per l’esattezza il giorno 25) quando il sindaco “pro-tempore” della Città lanciava, attaverso il suo meticoloso capo di gabinetto, un comunicato per far sua la storia di Mariaclaudia S., insegnante disabile che si serviva dello scalo ferroviario di Giulianova per raggiungere la sede di lavoro (Pesaro). La notizia era apparsa qualche giorno prima sul giornale on-line del Corriere della Sera in cui la docente esternava le proprie lamentele in relazione all’impossibilità di servirsi dell’ascensore per diversamente abili, unico modo per superare in maniera semplice le barriere architettoniche presenti nella stazione. Dopo un lungo giro di parole rivelatesi poco utili alla causa, il sindaco di Giulianova teneva a sottolineare che già il 16 settembre del 2009 (tre anni fa!) si era interessato al problema. Ma non basta. Il 5 dicembre successivo veniva diramato l’ennesimo comunicato dove si annunciava l’avvenuto fruttuoso incontro con Luciano Frittelli, direttore territoriale di RFI di Ancona, Gruppo Ferrovie dello Stato. In quel vertice, come annunciava in maniera trionfalistica il sindaco di Giulianova, veniva data per scontato la messa in funzione dell’ascensore per disabili. Abbiamo atteso oltre nove mesi e, come al solito, i proclami del sindaco finiscono nel buco nero dell’enfasi. Infatti, siamo andati alla stazione ferroviaria di Giulianova ed abbiamo documentato con foto che la situazione non è cambiata di una virgola. Ci dispiace per Mariaclaudia S. che, oltre ai problemi quotidiani che deve affrontare per la sua condizione, è costretta a sopportare suo malgrado anche una “speculazione” mediatica fondata sul dolore personale di terzi”.
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