“Caro Alessandro, non sei proprio zavorra… La cultura è una nostra ancora di salvezza
L’Aquila – Stefania Pezzopane ha inviato oggi la seguente lettera aperta all’attore Alessandro Gassman a proposito del Teatro Stabile: “In questo particolare momento per L’Aquila e l’Abruzzo, abbiamo verificato spesso come la cultura ed i beni che ad essa attengono hanno avuto un effetto di traino sull’attenzione mondiale alle nostre vicende. Su di essa si è concentrata molta parte della solidarietà e sempre la cultura ha avuto fin dal primo momento un ruolo centrale nella discussione sulle strategie della ripresa, soprattutto come elemento di marketing territoriale. Per questo la considero, come molti altri lucidi osservatori hanno già evidenziato, un’ottima carta da giocare per la ripresa e la salvaguardia della nostra storica identità.
Ho letto, caro Alessandro, le tue dichiarazioni sui quotidiani e condivido le tue preoccupazioni. Sono dispiaciuta per il disagio anche morale in cui ti trovi che ti fa sentire addirittura zavorra sul particolare momento finanziario dell’ente. So per altro che finora il TSA con te ha preso più di quanto abbia dato con tua grande signorilità, disponibilità e comprensione.
Sei stato scelto durante la mia presidenza del TSA e da me fortemente voluto proprio per risollevare le sorti dell’ente, gravemente compromesse nei bilanci, nell’ immagine e nella capacità di produzione culturale nel panorama degli stabili nazionali.
Oggi, dopo molta fatica, mi onoro di poter contare con te e con gli operatori dell’ente incontrovertibili risultati di successo: il Teatro Stabile d’Abruzzo è uscito dalle secche economiche; ad essere premiato col Biglietto d’Oro dall’AGIS è stata proprio una nostra produzione: lo spettacolo “La parola ai giurati” di cui tu sei regista e protagonista, risultato essere il più visto in Italia; è stato raggiunto il record del numero di abbonamenti stagionali. Mi fermo qui, ma potrei citare numerose altre conferme sulla bontà dell’intuizione del tuo coinvolgimento, che oggi sembra messo in discussione tra le righe di un quotidiano locale.
E’ frustrante sapere che tutta la fatica di anni per uscire dall’emergenza e rimettersi in corsa fra i migliori stabili nazionali, si stia vanificando. E questo neanche a causa delle difficoltà del sisma, ma di una indifferenza della Regione più pericolosa del sisma.
In nome della cultura di questa città e dell’intero Abruzzo, chiedo pressantemente al Presidente del TSA appena eletto, l’Assessore alla Cultura della Regione Mauro Di Dalmazio, al quale vanno gli auguri per il nuovo incarico, di convocare al più presto l’assemblea del TSA per affrontare finalmente la situazione attuale che vede a fronte di una riorganizzazione post sisma delle attività, già elaborata ed attuabile, la mancanza di chiarezza sull’erogazione dei contributi ordinari spettanti all’ente pubblico. Ad oggi solo il 10% dell’intera somma è stato erogata e non c’è alcuna certezza sulla disponibilità e volontà di erogare il resto. Un dubbio non di poco conto nella gestione di un teatro stabile regionale appena risanato. Se muore un’istituzione culturale di questo calibro, immagino cosa si farà del resto.
Inoltre torno ancora sulla proposta già lanciata direttamente alla Regione di una sorta di zona franca per le istituzioni culturali della provincia dell’Aquila. Almeno loro, alle prese con enormi ed imprevisti problemi, liberiamole dai tagli”.
(Nella foto: Alessandro Gassman al TSA)
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