CAL, quattro proposte divergenti – Si valuta il ricorso alla Corte costituzionale
L’Aquila – DI PRIMIO INSISTE PER CHIETI, TESTA PER PROVINCIA ADRIATICA – (Foto: il presidente del CAL , Del Corvo) - Sono quattro le proposte per il riordino delle Province abruzzesi formalizzate questa mattina nel corso della riunione del Cal che si è svolta all’Aquila. La prima, presentata dai Comuni di Teramo e Roseto, prevede il mantenimento delle Province di Teramo, Chieti e L’Aquila, con la trasformazione di Pescara in Città metropolitana. A Teramo verrebbero annessi i centri dell’Area Vestina, mentre il Comune di Francavilla al Mare passerebbe con Pescara. Il Comune di Atri ha lanciato la proposta di una nuova Provincia Pescara-Teramo, mentre la Provincia e il Comune di Chieti puntano a escludere tutto il territorio teatino da qualunque ipotesi di riordino. L’ultima idea è quella sottoscritta da Comune e Provincia di Pescara sulla maxi Provincia Appennino-Adriatica, formata dai territori di Chieti, Pescara e Teramo. Sulle proposte si è aperta un’ampia discussione, nel corso del quale il Presidente del Cal Antonio Del Corvo ha sollevato una serie di perplessità , legate soprattutto ai dettami delle norme sulla spending review varate dal Governo. E’ stata invece rinviata qualunque decisione sul ricorso alla Corte Costituzionale contro la legge 135, formalmente richiesto dal Sindaco di Pineto Luciano Monticelli. La prossima riunione del Cal è fissata al 12 settembre.
Voci raccolte qua e là durante la riunione di oggi del CAL, Consiglio delle autonomie locali, sul riordino delle povince. “Un papocchio , o si fa una cosa seriao è meglio abolite tutte le province”. “Basta con i duamlismi e le contrapposizioni a pochi chilometri di distanza… E’ chiaro che gli agglomerati Pescara-Montesilvano-Francavilla sono già delle realtà …”. “L’argomento è da sviscerare alla luce delle peculiarità di ogni territorio…”.
Non ci sono due idee, due posizioni coincidenti. Per il presidente Del Corvo duro lavoro, quindi, e oggi qualche passo avanti. La seduta di oggi, 7 settembre, del Consiglio delle Autonomie Locali, ha preso il via con il saluto di un consigliere tedesco della Provincia di Brandeburgo, in visita nella Citta’ dell’Aquila, che ha portato l’esperienza politico amministrativa della Germania, che ha iniziato ad occuparsi gia’ 15 anni fa, del riordino delle Province.
Si e’ passati all’esame del parere del Servizio Legislativo in merito alla sussistenza delle condizioni per l’impugnativa da parte della Regione, della legge del Governo Monti, richiesto nella precedente seduta. “Dal documento redatto dagli uffici regionali – ha dichiarato il Presidente del Cal, Antonio Del Corvo – sono emersi due punti centrali: innanzitutto, la piena autonomia della Regione di fare ricorso alla Corte Costituzionale, a prescindere dalla volonta’ del Cal e dal suo sollecito, in secundis, per effetto di una recente decisione della Corte Costituzionale, la Regione puo’ fare ricorso anche per questioni che non incidono direttamente all’interno del proprio territorio. Percio’ ho ritenuto opportuno, insieme alla maggioranza dei componenti del CAL, di rinviare la decisione di ricorrere al consesso di legittimita’. Da un’analisi dell’orientamento nazionale, – continua Del Corvo – allo stato attuale non ci sono contenziosi da parte di nessuna delle Regioni italiane. Dovremo concentrarci, cosi’, sulla opportunita’ di elaborare e formulare una proposta alternativa e confacente alle esigenze del nostro territorio entro il 2 ottobre”.
DI PRIMIO – Il Sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, in data odierna ha partecipato alla riunione convocata dal C.A.L. (Consiglio delle Autonomie Locali) avente ad oggetto il riordino delle Province. Nel corso dell’ampia discussione sono state avanzate varie proposte e lo stesso Sindaco Di Primio ha illustrato le ragioni per le quali debba conservarsi la Provincia di Chieti, pur comprendendo le diverse posizioni, in tema di riordino, degli altri rappresentanti politici territoriali.
«Il ruolo che il C.a.l. è chiamato a svolgere sul riordino delle Province – ha dichiarato il Sindaco Di Primio – è assolutamente difficile. Ogni componente del Consiglio non può che difendere le ragioni del proprio territorio. Ciò nonostante – ha rimarcato il Sindaco – siamo tutti chiamati a compiere un grande sforzo affinché vengano letti, in modo obiettivo, i dati a nostra disposizione. Al fine di vedere approvata la proposta di riordino elaborata dal sottoscritto e dal Presidente Di Giuseppantonio, – ha concluso il Sindaco – confido, da parte dei colleghi componenti il C.a.l., nell’esame oggettivo delle motivazioni addotte nel nostro documento».
TESTA – “Anche oggi, nella riunione del Cal (Consiglio delle Autonomie locali) che si e’ svolta a L’Aquila, sono emerse molteplici proposte sulla futura composizione delle Province abruzzesi. Per quanto riguarda Pescara il progetto che abbiamo continuato a sostenere e’ quello della creazione della Provincia Appennino- Adriatica, comprensiva delle attuali Province di Pescara, Chieti e Teramo”. Lo dice il presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa al termine della riunione che si e’ svolta nel capoluogo di regione. “In Abruzzo, quindi, prosegue Testa, rimarrebbero due sole Province: la Appennino Adriatica e L’Aquila. Ribadisco che si tratta di una proposta che ha concretamente le gambe per camminare perche’ oltre a rispettare, ipoteticamente, il criterio del risparmio seguito dal Governo assicurerebbe alla nuova Provincia una forza e un’ attrattivita’ notevole, considerato che si andrebbe a creare una realta’ con un territorio molto ampio e dotata di tutte le infrastrutture necessarie, con dei nuclei e delle direttrici di sviluppo gia’ ben delineati nonche’ una vocazione economica che spazia in tutti i settori. Domani – prosegue Testa – continuero’ a raccogliere idee e proposte nel corso di un incontro che ho convocato in Provincia, il secondo su questo tema. Ho invitato alle 10, in Provincia, i rappresentanti dei sindacati, delle associazioni dei consumatori, delle cooperative e degli ordini professionali, insieme ai vertici di Inps, Inail, Agenzia delle Entrate, i responsabili delle associazioni culturali e di Fondazione Pescarabruzzo, Banca Caripe e associazioni di volontariato. Il mio scopo – spiega il presidente – e’ di ascoltare tutti, capire gli umori, ma anche spiegare come si procedera’ e cosa e’ stato fatto fino ad oggi. Non posso nascondere, pero’, i fortissimi dubbi per una riforma che sta mettendo i vari territori uno contro l’altro e i cui effetti sono decisamente nebulosi dal punto di vista pratico, senza tacere che nessuno sa ancora quanto si risparmiera’. Nella tabella sulla spending review elaborata dalla Ragioneria generale dello Stato emerge che il riordino delle Province non produrra’ alcun risparmio per cui mi chiedo il motivo di tanto affannarsi se non esiste un disegno chiaro del Governo”.
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