CIG a valanga in Val di Sangro


val-di-sangroLanciano – No, le cose non vanno davvero bene per la “Brianza” d’Abruzzo, la urbertosa (anche di ciminiere) Val di Sangro, dove la cassa integrazione rotola a valanghe e colpisce le più grandi e prestigiose industrie d’Abruzzo. Prima di tutte la grande Sevel, la fabbrica di veicoli commerciali più grande in Europa (Fiat e francesi insieme), che ha ottenuto diverse settimane di cassa integrazione, si prepara ad attuarne altre fino al 14 settembre, e probabilmente dovrà tornare alla carica in autunno. Ma non sono rose neppure per la Honeywell, per la Honda, per la SanMarco, aziende che insieme ad altre minori fruiscono di cig da tempo e di altre settimane di pausa dicono di avere assolutamente bisogno: il mercato non assorbe più i loro prodotti. Crisi, insomma, a livello nazionale ed europeo. Mondiale per alcuni che producono anche per altri paesi del mondo occidentale e orientale.
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Oggi a Lanciano assemblea sindacale CGIL, e Gianni Di Cesare, segretario del sindacato, non usa mezzi termini: “Prima del 6 aprile, la situazione abruzzese era già grave e avevano alcuni pesanti primati negativi, con disoccupazione vicina al 10%. Ora, dopo il sisma, è assai peggio: migliaia di posti di lavoro evaporano, 15.000 lavoratori sono in cassa integrazione straordinaria nell’Aquilano, 2.500 posti di lavoro risultano persi nella sola Val di Sangro”. Appelli urgenti alla Regione e al Governo. E’ dura, e sarà più dura nei mesi (forse anni) a venire.


31 Agosto 2009

Categoria : Economia
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