Ben arrivato, prof. Mead Goody


L’Aquila – LAUREA HONORIS CAUSA IN FISICA – Oggi alle 11 nel ridotto del Teatro comunalecerimonia per il conferimento della Laurea Honoris Causa in Fisica (Indirizzo: Fisica dell’ambiente e meteorologia) al Prof. Richard Mead Goody, scienziato inglese docente alla Harvard Universty negli USA. Lo rende noto il centro di eccellenza in climatologia Cetemps, diretto dal prof. Guido Visconti.
Richard Mead Goody è professore emerito alla Harvard University.
Goody è nato in Inghilterra nel 1921 e subito dopo il suo diploma
conseguito al St. John College a Cambridge lavora al Ministry of
Aircraft Production dove prepara i prototipi di aereo per le misure
di parametri atmosferici. Finita la guerra e conseguito il dottorato
lavora allo Imperial College fino al 1958 quando viene chiamato ad
Harvard. Dal 1958 al 1970 è direttore del Blue Hill Observatory di
Harvard dove è anche full professor. Dal 1970 al 1972 dirige sempre
ad Harvard il Center for Earth and Planetary Physics. Fino al suo
ritiro nel 1991 ricopre due diverse cattedre di Fisica Planetaria e di
Fisica Applicata. Dopo il 1991 esercita il suo ruolo di Distiguished
Visiting Scientist al Jet Propulsion Laboratory. Richard Goody
è considerato la massima autorità mondiale sulla Fisica della
Radiazione terrestre e planetaria.
Il Prof. Goody oltre ad essere membro di associazioni
professionali è membro fra l’altro della National Academy of
Sciences e della National Philosophical Society. Ha ricevuto
numerosi premi e riconoscimenti fra cui la Bowie Medal della
American Geophysical Union e la Public Service Medal della NASA.
L’originalità del contributo del prof. Goody allo studio
dell’atmosfera terrestre e del clima si può dedurre dalla sua insistenza
sulla parola “fisica”. È sua convinzione che il metodo corretto anche
per le scienze del sistema terra sia quello tipico della fisica e cioè
le misure sperimentali come verifica e stimolo delle teorie. Ad
esempio egli lascia la direzione del Center for Earth and Planetary
Physics di Harvard perché il Centro risulta troppo contaminato da
metodi qualitativi riferiti soprattutto alle scienze naturali. Fra l’altro
sceglie come ultima sua cattedra quella di Fisica Applicata.
La sua insistenza per un approccio fisico anche per il problema
climatico lo porta negli ultimi anni a sostenere una metodologia
sperimentale al problema del riscaldamento globale per il quale
propone insieme al prof. James Anderson un progetto denominato
CLARREO (Climate Absolute Radiance and Refractivity
Observatory) ora in fase di lenta realizzazione da parte della NASA.
L’approccio sperimentale lo distingue nelle polemiche sterili sul
riscaldamento globale. Egli afferma che siamo obbligati a condurre
dei test oggettivi sulle affermazioni di quello che potrà essere il
clima del futuro. Solo tenendo conto della oggettività le previsioni
saranno più credibili.
Il prof. Goody è soprattutto un umanista come riafferma
in una citazione che apre un suo articolo di qualche anno fa che
ricostruisce la storia dei suoi studi. La citazione è tratta dal Faust di
Wolfgang Goethe.
Lo sento, invano mi sono accaparrato
tutti i tesori dello spirito umano;
se alla fine mi fermo a riposare
dal di dentro non sgorga alcuna forza nuova;
non sono né più alto di un capello
né più vicino all’infinito
Quale più grande ammissione del valore relativo della conoscenza,
se non commisurata ai bisogni della società.


06 Settembre 2012

Categoria : Scienze
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