Prodotti Fucino? Salvarli si può, volendo: basta acquistarli al prezzo giusto e distribuirli


fucinopatea1Ofena – Scrive Dino Rossi fondatore dell’associazione di allevatori COSPA: “Nei mesi scorsi ci siamo battuti affinchè la Protezione Civile acquistasse dalla Centrale del latte i prodotti della zona ed alla fine ci siamo riusciti tanto che fu cambiata anche l’ordinanza del Consiglio dei Ministri. Non sappiamo per quale motivo a questi bontemponi della politica locale non venga in mente di rifornire le tendopoli con un prodotto sano e conosciuto da tutti, soprattutto dagli aquilani.
E’ certo che in questo modo il problema non si risolverebbe del tutto, ma si andrebbero a limitare i danni per affrontare la grave crisi in cui versano in questo momento i nostri amici agricoltori marsicani.
Nel contempo, i cittadini aquilani avrebbero sulle loro tavole,come abbiamo già detto, un prodotto sano, e non come è già avvenuto per la carne avariata e di dubbia provenienza fornita da alcuni commercianti aquilani ed acquistata dalla Protezione Civile. Rammentiamo a questi signori politici dell’ultima ora che nella Marsica ci sono aziende come ad esempio Covalpa e Sacpo, le quali realizzano dei prodotti ( ad es. gnocchi, patate stick, purè ed altri derivati) pronti per essere cucinati ed immessi nelle mense delle tendopoli. Non si capisce come mai si seguita ad acquistare, a prezzi elevati e con “false aste pubbliche”, agli amici degli amici, cioè alle grandi distribuzioni.
Si spera che qualcuno raccolga la nostra proposta e si attivi per ridare dignità agli agricoltori marsicani, altrimenti ci affiancheremo alle loro proteste e questa volta al posto delle vacche useremo le patate. Quindi le caricheremo sui nostri rimorchi, marceremo su Roma e, come fece Davide a Golia, lanceremo con la fionda le patate ai politici quando riprenderanno, per modo di dire, il loro lavoro.
Questa è la pillola per il mal di testa, ma se vogliamo estirpare il male bisogna attuare quello che avevamo proposto alla giunta del Turco, quando cercammo di regalare la mucca a Verticelli; in seguito la stessa proposta fu fatta al neo Assessore all’Agricoltura Mauro Febbo a Navelli. Un marchio regionale per tutti i prodotti del nostro territorio con sanzioni chi lo tarocca con prodotti provenienti dall’estero e li spaccia per locali. In questo modo il consumatore ha la facoltà di scegliere il prodotto che intende veramente acquistare e non quello che i trasformatori fanno interpretare con la pubblicità e le etichettatura ingannevoli. Si spera nei prossimi giorni che la Regione Abruzzo tiri fuori la testa dalle macerie ed inizi a lavorare seriamente per rilanciare l’agricoltura, anch’essa terremotata e martoriata da decenni”.
(Nella foto: Fucino, antenne paraboliche e coltivazioni di prodotti… invenduti)


31 Agosto 2009

Categoria : Economia
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