Prma infanzia: indagini e scartoffie


Giulianova – La città esclusa dai benefici dai benefici regionali per la prima infanzia, semplicemente per la mancanza di qualche scartoffIA? Bisognerà appurare come stanno davvero le cose, e il Comune è intenzionato ad approfoindire. Giulianova, infatti, insieme con Sulmona, Ortona e Pineto, per citare le località con maggiore numero di abitanti, è nell’elenco dei 13 Comuni abruzzesi esclusi dagli interventi regionali a favore del sistema dei servizi educativi per la prima infanzia. Se inizialmente si era pensato che a determinare l’esclusione fosse stata l’omissione di un mero dato formale, cioè la mancata indicazione sul plico del recapito telefonico e dell’indirizzo di posta elettronica del Comune, a seguito di verifica è risultato invece che la domanda è stata cassata perché pervenuta oltre i termini stabiliti nel bando.
Il sindaco Francesco Mastromauro ha perciò disposto un’indagine interna per accertare eventuali responsabilità.
“Rimane comunque il grande rammarico per una tale esclusione – dichiara in proposito l’assessore alla pubblica istruzione Nausicaa Cameli – considerando che nell’ultimo anno l’Amministrazione comunale ha intensificato i propri sforzi in materia di servizi socio-assistenziali ed educativi, anche a fronte dei drastici tagli operati sul welfare dalla Regione Abruzzo, aggiudicandosi numerosi bandi, in partenariato, a valere sul Fondo sociale europeo. Il nostro welfare è ampiamente il più imponente dal punto di vista finanziario dell’intera provincia di Teramo, con indicatori di spesa pro-capite mediamente pari al doppio di quanto speso altrove e sul quale peraltro intendiamo apportare correttivi tesi ad incrementarne ancor più, e rapidamente, l’efficienza. Non è il caso di nasconderci dietro un dito: c’è stato un errore e ci assumiamo le nostre responsabilità. Ma il PdL, che ha demolito il sistema welfare in Abruzzo, non può dare lezioni a nessuno. Ricordo a chi non ha buona memoria – prosegue l’assessore – che gli stanziamenti nazionali per le attività assistenziali sono passati dai 2,5 miliardi di euro del Governo Prodi ai circa 400 milioni dell’esecutivo Berlusconi. Per non dire poi del taglio operato dalla Regione Abruzzo, con il Piano sociale regionale 2011-2013, che ha diminuito i relativi trasferimenti ai Comuni di circa il 40 %. E se ciò non bastasse, c’è da dire ancora che la Regione Abruzzo ha approvato il Piano locale per la non autosufficienza, accorgendosi in seguito di non avere sufficiente copertura finanziaria, e ciò con contraccolpi assai negativi nei confronti dei disabili e degli anziani non autosufficienti. Per cui mi sembra davvero sterile l’atteggiamento del locale PdL, che – conclude Cameli – invece di assumere un atteggiamento responsabile di fronte ai cittadini e alle famiglie, non ha saputo far altro che stigmatizzare l’operato della buona politica sociale del Comune di Giulianova”.


04 Settembre 2012

Categoria : Cronaca
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