CISL su concorsone
L’Aquila – “La Cisl è contraria a perdere un’occasione di avviamento al lavoro stabile, che un concorso pubblico può rappresentare per molti giovani aquilani. Per questo, vanno aumentati i posti disponibili nell’ambito del concorsone, che cade in un momento di particolare emergenza, in una provincia piegata dal sisma del 6 aprile 2009. All’interno di questo discorso è giusta la richiesta di tutela da parte di chi già ha operato negli uffici della ricostruzione ed, in particolare, di chi ha già sostenuto prove selettive per l’avviamento al lavoro.
Anche in relazione a questo discorso occorrerebbe fare massima chiarezza poiché tutti sanno che esiste personale precario, all’interno del comune dell’Aquila, che svolge il proprio servizio da più di dieci anni”. E’ la posizione condivisa dal Segretario Cisl della provincia dell’Aquila, Paolo Sangermano, e dal Segretario regionale Fp-Cisl, Elvezio Sfarra, in relazione al concorsone per 300 posti di lavoro al comune dell’Aquila, nell’ambito della ricostruzione. “La tutela prevista dal concorsone nei confronti dei precari, ovvero la riserva del 50 per cento dei posti messi a concorso”, sottolineano Sangermano e Sfarra, “non garantisce l’intero numero degli stessi. E’ evidente che il concorso, così come strutturato attualmente, ha questo punto di caduta. Nel passaggio previsto a breve, con il ministro Barca, lo sforzo della parti sociali dovrà essere quello di tentare una modifica al concorso e un aumento del numero dei posti disponibili, che garantisca i precari e consenta, nello stesso tempo, a nuove professionalità l’accesso al mondo del lavoro. In un Paese dove il problema della disoccupazione giovanile è marcato e dove non mancano tanti neolaureati professionalmente validi, va data la possibilità, a chi finora non l’ha avuta, di cimentarsi in una prima esperienza nel panorama lavorativo”. La Cisl ribadisce che “il punteggio da assegnare al personale già operante nell’amministrazione comunale rappresenta di per sé una prima tutela, che ovviamente non può essere sufficiente anche se va sottolineato che il concorsone deve costituire un’occasione per tutti coloro che, avendo le giuste caratteristiche, possono accedere in modo stabile al mondo del lavoro”. “Va aperta una discussione”, concludono Sangermano e Sfarra, “sulla situazione complessiva della emergenza post-terremoto che, per essere adeguatamente affrontata, necessita di uno sforzo maggiore e di una gestione chiara e trasparente della ricostruzione”.
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