Ater, come va la ricostruzione?
L’Aquila – Giovedì 6 settembre 2012 – alle ore 16 presso la Sala Auditorium della CARISPAQ di Via Strinella 88 – il Mia Casa di Pio Rapagnà ha convocato una assemblea degli inquilini ancora sfollati per fare il punto della situazione e promuovere iniziative “straordinarie” nei confronti dei “soggetti attuatori” (ATER – Comune dell’Aquila – Provveditorato alle Opere Pubbliche) e della Regione Abruzzo per dare una “svolta decisiva” alla ricostruzione e alla messa in sicurezza antisismica della Edilizia Residenziale Pubblica danneggiata e distrutta dal terremoto.
Sono trascorsi 41 mesi dal 6 aprile 2009 e la maggior parte degli Inquilini sono ancora sfollati, e adesso viene richiesto loro di pagare le spese di gestione e manutenzione degli alloggi dei Complessi C.A.S.E. e M.A.P., Fondo Immobiliare e Affitto concordato, che dovrà essere pagato, anche con gli arretrati di un anno, da tutti coloro che, essendo Inquilini pubblici e privati, erano in affitto prima del terremoto del 6 aprile 2009.
A questo punto però sorge un “pesantissimo” dubbio: perché la Regione Abruzzo, l’ATER, il Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche e il Comune dell’Aquila hanno perso, e stanno perdendo, tutto questo tempo per la ricostruzione, visto che le stesse famiglie potrebbero tornare tranquillamente nelle loro abitazioni, se tempestivamente riparate, ricostruite e messe in sicurezza antisismica? C’è sotto qualche altra diavoleria?
Pio Rapagnà – ex Parlamentare
L’Aquila, 2.9.2012
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