Sindaco su uso ex Banco Napoli
Pescara – (Foto: il Comune) – “L’ex sede del Banco di Napoli, situata nel centro della città di Pescara e acquisita nei giorni scorsi dalla Fondazione PescarAbruzzo, dovrà senza dubbio ospitare una struttura culturale di rilievo, una struttura capace di attrarre utenti, di calamitare eventi. Una parte dell’edificio, ipotizzo, potrebbe anche ospitare la Biblioteca provinciale di Pescara che disponendo di spazi tanto ampi e soprattutto adeguati, potrebbe finalmente crescere, divenendo Organismo di ampio respiro, coniugandosi poi bene, ad esempio, anche all’eventuale localizzazione, tra i vari livelli dello storico edificio, di un Ente deputato alla formazione accademica che tanto sta a cuore alla Fondazione stessa. Nei prossimi giorni invierò una lettera all’amico Nicola Mattoscio, Presidente della Fondazione PescarAbruzzo, per congratularmi con lui per l’ottima operazione portata a termine, e per aprire un dialogo interistituzionale circa il futuro di un edificio tanto importante per Pescara, assolutamente strategico dal punto di vista della dislocazione sul territorio”. Lo ha anticipato il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia intervenendo sulla notizia dell’acquisizione, da parte della Fondazione PescarAbruzzo, dell’ex sede del Banco di Napoli, aggiudicato tramite gara d’appalto.
“Contatterò il Presidente Mattoscio – ha detto il sindaco Albore Mascia – innanzitutto per esprimere la mia soddisfazione per essere riuscito ad aggiudicare alla Fondazione un bene di tale rilevanza, un bene che ora, però, dovrà assolutamente essere aperto alla cultura, sfruttando la sua posizione, facilmente raggiungibile e accessibile, nel centro della città, porta d’ingresso verso il cuore pulsante di Pescara. Un edificio chiuso dallo scorso dicembre e che ora dovrà essere velocemente reimpiegato, considerando la sua rilevanza anche dal punto di vista urbanistico e architettonico. Chiederò subito un incontro con il Presidente anche in nome di quella collaborazione che ci vede lavorare uniti nella prospettiva della costruzione del teatro della città che, peraltro, costruiremo proprio nell’area antistante la sede del Banco di Napoli. In altre parole oggi ci si offre l’occasione per ridisegnare in modo straordinario quella fetta di città, attribuendole una vocazione specifica, quella culturale, con la lungimiranza necessaria richiesta alle Istituzioni nella progettazione della città del futuro. Appena ieri abbiamo celebrato un momento storico per Pescara, il passaggio delle aree ex Cofa dalla Regione alla Camera di Commercio per progettare il polo turistico-ricettivo-alberghiero-commerciale-fieristico del capoluogo adriatico; e le aree di risulta, con tutto il rione circostante, rappresentano un’ulteriore preziosa opportunità per attribuire un’identità alla fetta nord del nostro territorio attraverso la realizzazione di punti di riferimento caratteristici. Il discorso sul teatro è ormai a un punto estremamente avanzato, e oggi abbiamo l’occasione anche di disporre, attraverso la Fondazione, dell’ex sede del Banco di Napoli tutta da ripensare. Condivido l’idea già prospettata dal Presidente Mattoscio di individuare una destinazione culturale all’intero immobile aprendo un confronto sul territorio. E tra le ipotesi propongo sin d’ora di valutare la possibilità concreta di aprire all’interno della struttura, grande 3mila metri quadrati, dunque su uno dei livelli, una grande Biblioteca della città, che abbia la propria dislocazione in un edificio storico, di pregio, come avviene in tutti i grandi centri urbani del mondo, ed è infatti innegabile il prestigio di quella struttura, situata nel cuore di Pescara. Peraltro l’idea di una Biblioteca sarebbe perfettamente compatibile con l’ipotesi di localizzare nel manufatto anche altre strutture culturali, come un Organismo per la Formazione Accademica che sta tanto a cuore alla Fondazione PescarAbruzzo. E tale occasione ci permetterebbe anche di risolvere in un sol colpo i disagi determinati dalla temporanea chiusura della biblioteca provinciale di via del Concilio, in seguito ai problemi strutturali dei locali, e dalla delocalizzazione della Biblioteca ‘Di Giampaolo’, restituendo uno spazio adeguato all’utenza del centro. Sono certo di incontrare la sensibilità anche del Presidente Mattoscio su una tale proposta di operatività, una proposta rapidamente attuabile per riaprire subito alla città le porte dell’ex Banco di Napoli”.
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