Precari, UGL suggerisce come usarli
L’Aquila – (di Piero Peretti, segretario regionale sindacato UGL) -TRIPLICE MINACCIA DI RICORSI E RISCHIO DI AZZERARE TUTTO CON CENTINAIA DI DISOCCUPATI – UNA DRAMMATICA PROSPETTIVA DA CUI LA POLITICA NON SA COME USCIRE – …il castello illusorio e’ miseramente crollato. La Giunta Comunale, come era scontato facesse, assegna al Governo ogni determinazione per il bando del Concorsone. L’assessore Leone, che allegramente sino a qualche settimana fa parlava di agevolazioni persino per i portaborse, oggi afferma che si deve rispettare la legge (TVUNO delle 14,45). La triplice minaccia ricorsi che andrebbero ad inficiare il tutto bloccando di fatto la ricostruzione ed il Sindaco, questa volta tace e non attacca quei sindacati evidentemente, non essendoci l’Ugl, non ha stimoli per polemizzare. Ed alla fine della fiera, 600 precari saranno disoccupati. Questa vicenda e’ stata gestita con i piedi !!! …e la responsabilita’ principale e’ di chi ha illuso e rassicurato non facendo assolutamente nulla per ottenere un epilogo diverso. Chi ha sbagliato avesse almeno l’umiltà di chiedere scusa…..senza se e senza ma.
Una proposta, però, ci sentiamo di farla. Considerato che il Comune dovrà provvedere alla gestione del progetto C.A.S.E e dei MAP e considerato, anche, che per tale attività almeno per i prossimi anni ci sono ingenti risorse economiche, riteniamo che, buona parte dei nostri precari, possano essere impiegati in questo settore la cui gestione, oltre agli operai, necessiterà di figure amministrative.
Il sindaco Cialente, in relazione al riordino del personale delle municipalizzate, ha dichiarato che la futura gestione degli alloggi provvisori rappresenta una chance occupazionale importante. E allora, una volta ricollocato il personale delle ex-municipalizzate (poche unità) sarebbe opportuno non disperdere la professionalità dei precari della ricostruzione utilizzandone il numero massimo possibile per la gestione di questo settore.
In relazione al Concorsone, riteniamo che lo stesso debba svolgersi senza intoppi, non solo per garantire la ricostruzione, ma anche perché 300 posti di lavoro a tempo indeterminato rappresentano un “lusso” che il nostro territorio non deve lasciarsi scappare.
Caro Cialente, su questa nostra proposta siamo pronti a confrontarci subito!
Non c'è ancora nessun commento.