“Casale Marinangeli? Neppure una risposta”
L’Aquila – La professoressa Giusi Pitari scrive: “Casale Marinangeli, oramai tristemente famoso per essere la casa dello studente antisismica mai aperta, sembra che non vedrà la luce neanche ad ottobre. Tra i vari problemi che la struttura presenta esiste quello che, possedendo solo una piccola recettività, il ricavo degli affitti non basterebbe a coprire le spese di gestione. Sembra che ci siano 35 posti letto che moltiplicato per 200 Euro non fa la cifra mensile per la gestione. Pare che di autogestione non se ne parli neppure.
Forse allora la questione si può risolvere in altro modo. La struttura, una volta ristrutturata e arredata dalla Regione Abruzzo, potrebbe essere adibita a “foresteria” per gli studenti che hanno la necessità di stare a L’Aquila solo sporadicamente. Parlo dei fuori corso, dei ripetenti, di coloro che pur non frequentando potrebbero avere necessità di stare a L’Aquila temporaneamente. Questo permetterebbe di poter affittare le camere a notte con la clausola che gli ospiti provvedano autonomamente a lenzuola e asciugamani. Basterebbe così avere una ditta delle pulizie che rassetta le stanze quando vengono liberate e il personale di gestione prenotazioni e portierato. Si consideri anche che se la gestione dell’immobile si dà all’ADSU, la stessa potrebbe unire i vari contratti visto che potrebbe ragionevolmente gestire gli alloggi della Reiss Romoli e quelli della Casa dello Studente della regione Lombardia che è in costruzione a Coppito.
In questo modo si potrebbero ammortizzare le spese semplicemente facendo pagare la quota di 10-12 Euro a notte se si tratta di studenti e magari di più se si decidesse di ospitare, quando le stanze non sono occupate, anche i professori fuori sede. Il conto è presto fatto (sono certa che si avrebbe il pienone): 350-420 Euro per tutti i posti letto che moltiplicato per 30 giorni darebbe 10500-12600 Euro al mese o forse di più se potrà essere utilizzata anche dai docenti che ragionevolmente potrebbero pagare più del doppio.
Le varie sale presenti nella struttura potrebbero essere sale studio, tutte. A Coppito, infatti, la struttura che ospitava la mensa e le sale studio è tuttora inagibile e non si vedono lavori di ristrutturazione all’orizzonte. Le sale potrebbero accogliere i tanti libri che, per solidarietà, molte associazioni hanno donato agli studenti e tutti quelli recuperati dalla struttura dell’ADSU ormai inagibile. In più l’immobile potrebbe anche ospitare il bar degli studenti (per il quale la ditta vincitrice dell’appalto potrebbe pagare un affitto e, quindi far salire il ricavo del Casale) che per ora non ha più una sede.
Ritengo che la proposta possa considerarsi accettabile e, quantomeno, degna di una risposta. Siamo a settembre, con l’apertura dell’anno accademico alle porte. Molti sforzi sono stati fatti, altri verranno ancora, per questo credo che una risoluzione riguardo Casale Marinangeli debba esserci al più presto. I lavori per l’utilizzo della struttura sono tutti lavori interni che possono essere facilmente effettuati senza l’ausilio di macchine esterne. La struttura sembra pronta a meno di lavori di ripristino interno molto leggeri, l’arredo e l’attivazione delle utenze.
Spero stavolta di ricevere almeno una di risposta”.
(Nella foto: Giusi Pitari)
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