Alfredo Rossini, magistrato
L’Aquila – (di Paolo Vecchioli, avvocato) – Quando L’Aquila Città capoluogo reg.le e la sua Corte d’Appello erano insidiate dalla centrifuga mercantilità della costa e rivestendo io la carica di Pres.te Distrettuale degli Ordini Forensi D’Abruzzo durante un’assemblea di avvocati allargata a tutte le realtà Civico/politiche,agli operatori della giustizia,compresi i magistrati ed a tutela dell’integrità della corte territoriale di gravame con sede naturale a L’Aquila,notai che entrava nell’aula dell’assemblea il dr Alfredo Rossini da poco assegnato alla ns Proc.ra.
Con discrezione aveva portato solidarietà al Foro Aquilano condividendo la difesa dell’integrità della Corte d’Appello insidiata dalla solita trasversale bramosia dei politici della costa di trasferire a Pescara una sez.ne staccata della CdA,quindi idem della Proc.ra Generale,della Distrettuale,della Sorveglianza,dei Minori e dopo lo scippo già operato di alcune sez.ni tributarie,del TAR ,di assessorati vari e sedi universitarie in contrasto con gli accordi socio/politici ripassati con l’istituzione delle regioni e che avevano disegnato un profilo economico-comm.le per la costa,con l’aereoporto e le infrastrutture e l’altro terziario/culturale per le zone interne ed il Capoluogo d’Abruzzo.
Alfredo Rossini,non partecipe dei precedenti ut supra,strumentalmente adesso spacciati per “campanilismo” becero da chi continua gli scippi contro L’Aquila (ENEL,TELECOM,RAI,POSTE SpA,FF.SS ecc. ecc.),dicevo con naturale e cortese discrezione manifestava mio tramite la sua solidarietà al Foro Aquilano convinto della centralità della corte territoriale di gravame a prescindere dai carichi delle varie sedi di tribunali e,soprattutto dai fatti economici non rilevanti per una reg.ne poco popolosa che non poteva permettersi una sede staccata di CdA –
Il magistrato Alfredo Rossini,non aquilano e neanche abruzzese,da poco in Città si esponeva personalmente mentre nessuna delle numerose toghe aquilane tutte in deroga al “…..nemo profeta in patria….” ma titolari di giurisdizione sull’uscio di casa trovava il modo di solidarizzare con gli avvocati ed i pochi politici impegnati a mantenere integra la CdA a L’Aquila con prospettiva anche che una delle tre sedi,quella del centro-italia,della Scuola Superiore della magistratura,quindi di quella dell’Avvocatura da insediare alla “REISS ROMOLI” arrivasse a L’Aquila ed idem per il dipartimento Abruzzo e Molise dell’amm.ne della Giustizia imperante il ministro di Giustizia Castelli e prima di Mastella.
Sempre lo stesso dr Alfredo Rossini mi ha indagato come pres.te della STU SpA Roccaraso nel più ampio contesto della questione del sindaco Camillo Valentini e dopo che avevo in espresso il mio convincimento che il sopracitato “…era stato suicidato in carcere…..” (ndr. Lamaccio il carcere dei suicidi !) in una vicenda che vedeva coinvolti interessi di un fratello danaroso di un ex alto magistrato, generali dell’Arma e della GdF,magistrati contabili e professionisti vari con lo scatenamento dei botoli ringhiosi di turno,guardie,scherani e servitori di complemento per arrestare e suicidare in carcere Valentini,indagare e terrorizzare chiunque con lo stesso avesse avuto rapporti.
Io non ho mai conosciuto Camillo Valentini ma ne ho difeso la figura e la memoria e senza mai aver neanche mai colloquiato con lui però sono stato indagato pare perché il più stupido dei botoli ringhiosi ut supra,servo di una toga che doveva gratitudine a chi gli aveva consentito di svolgere il magistero a casa sua,aveva rigurgitato veleno in una segnalazione di reato in Procura a L’Aquila e consistita nel fatto che la STU Roccaraso SpA,di cui ero all’epoca presidente eletto dopo essere stato indicato nel CdA dal Prefetto,aveva emesso “..fatture a carico del solo Comune di Roccaraso e non per altri clienti….” e ciò a prescindere da committente dei lavori e dai lavori/opere realizzati.
Nel mio avviso di garanzia spiccava anche la firma,oltre che del sostituto di turno,del Proc.re Distrettuale dr Alfredo Rossini che però non ha firmato nel 2011,dopo il rimpallo tra Sulmona e L’Aquila del proc.to a mio carico,l’archiviazione dello stesso richiesta di un sostituto di turno.
Rimango convinto che il dr Rossini sia stato in vita magistrato discreto anche nei processi mediatici di terremoto che hanno fatto la fortuna di tutti i suoi colleghi anche giudicanti con statistica e carriera facilitate come Ingroia & C. docent circa la pubblicità a spese di Pantalone.
“Vergin di servo encomio e di codardo oltraggio…….” scriveva il Manzoni ed io che non ho condiviso (quasi) mai per cultura e formazione lo stile delle toghe,ho contezza che lo stile del magistrato dr Alfredo Rossini a prescindere dalle scelte professionali che fanno parte del gioco,il suo esserci senza frastuoni,colori pacchiani e rumori molesti ci mancherà perché silenziosamente assordante rispetto allo starnazzare delle toghe militanti.
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