Due lupe uccise nel Parco d’Abruzzo – Una aveva appena partorito forse 5 cuccioli
Pescasseroli – I BRACCONIERI, PIAGA SOCIALE CHE NESSUNO SCONFIGGE – I bracconieri sono una sottospecie umana (si fa per dire) che arreca danni e festidi, e che nessuno riesce a sconfiggere. Una lupa di circa 4 anni è stata trovata morta nel Parco, presa a fucilate. L’animale oggetto delle dementi attenzioni dei bracconieri, era “in lattazione”, il che significa che aveva appena partorito, molto probabilmente, 5 cuccioli. La carcassa è stata trovata dalle guardie del Parco durante il quotidiano giro di perlustrazione, nei boschi della Val Canneto, nel versante laziale dell’area protetta.
La certezza di questo atto criminale arriva dal referto dell’Istituto Zooprofilattico dove la lupa è stata portata dopo il ritrovamento per i consueti accertamenti. Il referto parla di morte “per lesioni da arma da fuoco”: due fori di proiettili sono stati individuati sul torace destro.
Un’altra giovane lupa, invece, è stata trovata morta, sempre da una guardia del Parco, lungo la provinciale Marsicana nel tratto fra Pescasseroli e Opi. La morte è sopravvenuta per un forte trauma, si presume, quindi, che l’animale sia stato investito da una macchina. L’episodio ripropone il problema dell’alta velocità con cui si percorre la Marsicana.
Con questi due ultimi ritrovamenti, dall’inizio dell’anno, sono 5 gli esemplari di lupo morti ammazzati nell’area protetta: gli altri tre esemplari rinvenuti nei mesi scorsi, sono morti avvelenati.
La presenza di fauna protetta – è il commento del Direttore del Parco Dario Febbo – rappresenta oltreché un valore scientifico e la prova della salute degli ecosistemi del Parco anche un grande valore economico per il territorio. Purtroppo non tutti riescono a comprenderne il grande valore.
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