Addio a Rossini, un signor PM
L’Aquila – Stupore e autentico dolore a L’Aquila alle notizie, rimbalzate dal Piemonte, sulla morte improvvisa dell’ex capo della Procura, Alfredo Rossini, un autentico signore ironico e distaccato, disponibile persino coin i giornalisti (pur senza essere mai loquace), tenace e convinto dell’importanza del suo compito e del suo lavoro.
L’alto magistrato aveva 72 anni. Secondo quanto si apprende, sarebbe rimasto vittima di un improvviso malore che gli è stato fatale. Rossini aveva lasciato il suo incarico ai primi del mese di agosto, dopo otto anni trascorsi alla guida della procura aquilana e della procura distrettuale antimafia dell’Abruzzo. Ogni mattina Rossini puntuale e tranquillo arrivava a L’Aquila da Roma e iniziava il suo lavoro negli uffici giudiari. Un lavoro stressante, durante il quale il magistrato si è trovato sul tavolo le inchieste più drammatiche e scottanti, quelle sui crolli dovuti al terremoto e il processo alla Commissione grandi rischi. E’ sempre stato caodiuvato con competenza e dedizione dai sostituti Picuti e D’Avolio, nelle inchieste sul terremoto. I due giovani magistrati che hanno lavorato con Rossini hanno assunto i ruoli di pm nei processi più laceranti e delicati, ad iniziare da quello alla Grandi rischi, che sta per riprendere in settembre.
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