Perdonanza, un patrimonio in costumi
L’Aquila – SONO OLTRE 60 E LI DONA OGNI ANNO LA PROVINCIA – (Foto: Perdonanza 2011) - La Perdonanza possiede ormai un vero patrimonio del valore venale di decine di migliaia di euro: i costumi, realizzati (anche in taglie per bambini) grazie a studio di specialisti che li hanno riprodotti molto somiglianti, fedelissimi alla moda medievale. Un nuovo “pacchetto” di costumi (che saranno subito utilizzati nel corteo di domani) è stato presentato oggi dal presidente della Provincia, Antonio Del Corvo. E’ infatti, quello dei costumi, uno dei contributi “specialistici” della Provincia alla Perdonanza aquilana. I costumi si trovano custoditi, per il momento, nella caserma Campomizzi, ma Del Corvo ha ribadito la propria intenzione: realizzare in centro un museo dedicato alla Perdonanza, ospitato nel palazzo Quinzi, che fu sede della presidenza fino all’aprile 2009. L’edificio, nel quale per decenni ha trovato sede lo storico istituto tecnico per ragionieri e geometri dell’Aquila, era stato restaurato dall’amministrazione provinciale presieduta da Stefania Pezzopane. Il terremoto lo ha reso inservibile, ma sarà recuperato e l’attuale presidente Del Corvo intende inserirlo in un tessuto storico-culturale nel cuore della città , nei dintorni di piazza Palazzo, accanto al palazzo Margherita d’Austria e alla torre civica, alla chiesa dei Gesuiti, a palazzo Pica Alfieri, al Palazzetto dei Nobili e a palazzo Carli, sede centrale (da recuperare anche quella) dell’Università . Palazzo Quinzi, quindi, sede di un museo della Perdonanza che ospiterà i costumi e molti altri oggetti riferibili a Celestino V e alla più importante manifestazione dell’estate aquilana. Il tutto in un contesto storico monumentale di grande profilo, del tutto consono al tessuto urbano di una città culturale.
I costumi della Perdonanza donati dalla Provincia sono ormai oltre 60, e altri Del Corvo intende realizzarne in futuro, se le risorse e i bilanci lo consentiranno. Un progetto molto interessante, visto che i constumi sono essenziali nel momento più spettacolare, quello del corteo della Bolla, che muove dalla Torre Civica (in cui il documento celestiniano è custodito sotto chiave) e giunge a Collemaggio, dove viene aperta una volta l’anno la Porta Santa per il perdono dei pentiti.
Non c'è ancora nessun commento.