Musap si giustifica e dice la sua


Penne – il Consiglio Direttivo della Fondazione Musap, Fernando Di Fabrizio, Rocco D’Alfonzo, Antonio Bianchini, Luigi Di Giosaffatte, Nicola Mattoscio scrive: “In merito alle ultime polemiche, apparse sulla stampa locale, sulla collezione Galluppi, la Fondazione dei Musei e Archivi di Penne precisa che una donazione è appunto una ‘donazione’ acquisita a titolo del tutto gratuito dal Comune di Penne. La valutazione delle tele riportata nell’atto di donazione del 13 novembre 2003 venne recepita dal Comune di Penne e solo a dicembre dello scorso anno (2011) è stato trasferito alla Fondazione dei musei e archivi (MUSAP). E, a dimostrazione della trasparenza del percorso scientifico del museo e non per nasconderle, le tele da verificare sono state esposte in un compactus con pannello che specifica che le stesse sono sub iudice, quindi senza nessuna intenzionalità nell’ingannare i visitatori. Le opere “anonime” non sono dei falsi, ma, appunto, semplicemente anonime (i musei e le collezioni di tutto il mondo ne sono piene); inoltre le opere “sub iudice” sono a disposizione degli studiosi, al pari di tutta la consistenza artistica dei musei della fondazione. I musei sono istituzioni scientifiche e le opere che conservano sono aperte a ogni studio e a disposizione di tutti gli studiosi.
La ricerca di una “scomoda verità” con allusioni sulle valutazioni patrimoniali “annacquate” non riguardano ovviamente la Fondazione che non può essere accusata di “silenzio dopo la perizia” semplicemente perché all’epoca della donazione la stessa Fondazione neppure esisteva (è stata costituita da poco più di un anno e l’attuale Consiglio Direttivo si è insediato il 15 giugno 2011).
La Collezione Galluppi in ogni caso era già stata esposta a Penne in occasione della XV Biennale d’Arte Città di Penne 2000-2001 con la pubblicazione di uno specifico Catalogo Overture/Opening firmato da illustri esperti come Crispolti, Bojani, Vassilla, Gasparrini, Rava e altri, non si capisce dunque perché la donazione Galluppi viene contestata solo oggi, con 12 anni di ritardo.
Quanto all’attività della Fondazione, da poco si è conclusa con grande successo la manifestazione ‘Jazz and wine’, i musei sono stati aperti anche la sera in più occasioni (oltre ‘Jazz and wine’, durante l’8 luglio, giorno di ingresso di Penne tra i borghi più belli d’Italia e all’inizio di agosto in occasione della festa medioevale), è stata realizzata una nuova carta-guida del centro storico e del territorio rurale di Penne a distribuzione gratuita, fornito informazioni e articoli per la stampa nazionale, attivato le aperture delle strutture affidate con personale qualificato e, in autunno, è prevista una mostra sull’Arazzeria pennese e la presentazione di un libro inedito sul Museo N. De Leone. Tutte le iniziative sia realizzate sia da realizzare sono possibili grazie alle sponsorizzazioni pubbliche e private (Fondazione Pescarabruzzo, Banca BCC, Regione Abruzzo, Camera di Commercio di Pescara) trovate dalla Fondazione. Considerando il periodo di crisi così evidente a tutti, definire ‘inoperosa’ l’attività della Fondazione è del tutto gratuito. Da precisare, infine, che tutti i membri sia del Consiglio Direttivo sia del Comitato Scientifico prestano la loro attività gratuitamente senza compensi di nessun tipo, cercando di attivare il più possibile la collaborazione con altri musei e stimolando la partecipazione di cittadini, in particolare studenti e volontari, alla migliore riuscita di un importante progetto di rete, con l’unico scopo di promuovere l’insieme dei valori culturali, ambientali e territoriali dell’antica città di Penne”.


26 Agosto 2012

Categoria : Cronaca
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