Foschi su operazione antibivacco
Pescara – “Prima sono intervenuti sei agenti della Polizia municipale per risvegliare i dieci stranieri che, divisi in tre gruppi, dormivano tra i cespugli dei giardini di piazza Primo Maggio, incuranti dei passanti e dei bambini che giocavano tra le giostrine. Poi sono arrivati gli uomini della Attiva che hanno portato via due camion pieni zeppi di cartoni, usati come giacigli, e scatoloni con all’interno bottiglie di birra svuotate. E’ questo il bilancio della nuova operazione anti-bivacco condotta stamane a Pescara, a testimoniare un fenomeno che rappresenta un’emergenza in continua crescita e che merita l’attenzione non solo dell’amministrazione comunale, ma anche delle Forze dell’Ordine alle quali ho già indirizzato una prima lettera ricordando che l’ordinanza anti-bivacco a Pescara c’è, ma occorre farla rispettare”. Lo ha detto il Presidente della Commissione consiliare Sicurezza del Territorio Armando Foschi ufficializzando l’operazione odierna condotta dalla Polizia municipale.
“Pescara ha già adottato da tre anni tutte le possibili ordinanze e misure per contrastare i fenomeni di degrado sociale, come quella contro la prostituzione, anti-vandali e writer e anche quella contro il bivacco nei nostri spazi pubblici, emanando un provvedimento – ha spiegato Foschi – che vieta il consumo di bevande alcoliche di qualunque gradazione, birra compresa, in tutti i parchi e giardini della città o comunque in tutte le zone aperte, e vieta anche di utilizzare le stesse zone pubbliche per sdraiarsi o dormire. Eppure anche quell’ordinanza non basta: ci sono aree che quotidianamente sono invase da utenti comunitari ed extracomunitari, senzatetto, che si accampano in parchi e giardini, trasformati in latrine a cielo aperto per i bisogni fisiologici, persone che utilizzano le fontanelle pubbliche per lavarsi nudi, sotto lo sguardo esterrefatto dei passanti e in alcuni bivacchi è stata verificata anche la presenza di bambini, costretti a vivere in condizioni igienico-sanitarie indecorose con gravi rischi per la salute, un fenomeno che ovviamente si aggrava in estate”. E Foschi ha anche allegato l’elenco delle zone a rischio, “ossia il tratto della strada-parco a ridosso del Conservatorio, i giardinetti del terminal bus della stazione, piazza Sacro Cuore, i giardini di piazza Primo Maggio, l’area della Madonnina-Lega Navale, il Parco Renzetti, piazza Salvo D’Acquisto, piazza Alessandrini, dinanzi al Mediamuseum, la golena sud del fiume sotto il ponte di ferro, i giardinetti spartitraffico dinanzi al Teatro D’Annunzio o in via Pepe e il parco di via Trigno. Le verifiche della Polizia municipale sono costanti, ma non bastano, e per tale ragione ho chiesto la formale convocazione urgente del Tavolo per l’Ordine pubblico e la sicurezza per capire come poter intervenire con un nucleo Interforze per debellare il fenomeno e restituire sicurezza e dignità a tutte le zone della città. Peraltro proprio una settimana fa ho effettuato un giro in città contando oltre una trentina di esempi solo in pieno centro. Stamane l’ennesimo intervento, di nuovo tra i giardini di piazza Primo Maggio dove i cittadini che avrebbero voluto fruire delle panchine per una breve sosta all’ombra, si sono ritrovati circondati dal bivacco generalizzato a ridosso dei cespugli: uomini, donne, bambini, in tutto dieci persone, divise e sparse in ogni angolo, tutti ancora a dormire, intorno alle 10, all’ombra, abbandonati su giacigli di fortuna realizzati con i cartoni. A quel punto abbiamo chiesto l’intervento della Polizia municipale che si è subito diretta sul posto, svegliando, identificando e ovviamente allontanando le dieci persone, mentre la stessa Polizia municipale ha chiesto l’intervento della Attiva per una bonifica straordinaria dei giardini, portando via i letti improvvisati e soprattutto gli scatoloni gettati a terra pieni di bottiglie di birra svuotate. Ma è evidente che l’operazione odierna è un palliativo, perché quel bivacco tornerà, se non stasera, domani o tra due giorni se non si individuano soluzioni definitive”.
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