Il bacio di Beatrice: un acquazzone


L’Aquila – (Immagine: Dante adocchia Beatrice – un po’ più cresciutella rispetto ai suoi nove anni – in un celebre dipinto) – Un acquazzone, tanto rapido quanto violento e disastroso (come sempre da sempre) per le strade aquilane, ora moltiplicatesi a dismisura anche nei quartieri antisismici. E’ arrivato nel pomeriggio, accompagnato da un cielo scuro e minaccioso, e poi se n’è andato, lasciando qualche grado di meno sui termometri, ma sicuramente un mare di umidità atmosferica in più. E Sole in serata. E’, se vogliamo poetare un po’, come un bacio di Beatrice, un anticipo delle “delizie” non erotiche, ma meteoriche, che l’aria meno torrida dell’Atlantico porterà sull’Europa (e sull’Italia, garantito dagli esperti…) nei prossimi giorni. Beatrice, tutt’altro che celestiale immagine dantesca, simbolo di amori magari troppo giovanili (la ragazzina aveva 9 anni quando l’Alighieri la vide) , ma pur sempre amori platonicissimi, arriverà carica di energia. Il gran calore che abbiamo subito per due mesi è energia termica che da qualche parte va a fare danni. Qudesta energia potrà causare tempeste, alluvioni, furiosi venti, magari fortunali e temporali, uragani e grandinate. In misura non normale, ma estrema, come avviene ormai nei fenomeni meteo. Auguriamoci il meglio. Ma l’acquazzone aquilano di oggi (utile per i focolai dell’incendio a Collebrincioni) è un segnale. Prepariamoci al peggio: se poi non ci sarà, meglio. Però…


22 Agosto 2012

Categoria : Cronaca
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