Diatriba delle tessere, una voce fuori campo: prima di tutto, rispettare le regole


Pescara – (di Stefano Leone) – INTERVISTA A GIUSEPPE BRUNO, FLI – La querelle fra i consiglieri comunali pescaresi, in particolare Renato Ranieri del Pdl (che è anche presidente della commissione Finanze) e l’indipendente Fausto Di Nisio (che è anche vicepresidente del consiglio comunale) e la Pescara Calcio continua a tenere banco in città. Qualcuno fra i consiglieri, da noi interpellato questa mattina, ha preferito non commentare altri, come ad esempio Giuseppe Bruno, consigliere di opposizione appartenente a FLI ha accettato di esprimere la sua opinione con la franchezza che lo contraddistingue. Bruno è amministratore di lungo corso, in politica attiva dal lontano 1998, è stato anche assessore con delega ai Lavori Pubblici nella precedente giunta D’Alfonso.
Bruno, ci dice la sua posizione rispetto all’argomento?
—E’ una polemica che non meriterebbe tanto clamore; i consiglieri comunali non ambiscono, nè tantomeno pretendono, privilegi di alcun genere. Così come in passato, non hanno mai chiesto di accedere ad alcunchè che esuli dalle competenze derivanti da leggi e regolamenti vigenti. Se in passato, i consiglieri comunali hanno ricevuto l’ abbonamento omaggio dalla società calcistica di maggior prestigio della città e’ stato per un gesto di gradita gentilezza fatto dal presidente di turno della pescara calcio che adesso, per motivi a noi sconosciuti non vuol piu’ fare. Altra cosa sono invece le regole stabilite dal regolamento comunale in materia di impianti sportivi alle quali devono sottostare tutti coloro, fra cui la Pescara Calcio, che decidono di prendere in affitto una struttura sportiva di proprieta’ del comune.

Ma non le sembra che, in un periodo storico nel quale, i politici ad ogni livello dichiarano di voler abolire privilegi appartenenti alla casta, una presa di posizione come questa sia perlomeno fuoriluogo?
—Ripeto, i consiglieri del comune di Pescara vogliono solo che il regolamento vigente sia rispettato. Poi, possiamo discutere se cambiare tutto o parte di esso ma, finchè esiste quello attualmente in vigore, va rispettato da tutte le parti in causa. D’altronde, fra Comune e Pescara Calcio vi è in essere un negozio giuridico in base al quale l’Ente locale mette a dispisizione una sua proprietà in cambio di un canone di affitto. Dunque, la Pescara Calcio ha accettato il contratto posto in essere ed ora non si capisce per quale motivo voglia impedire al “proprietario” dell’impianto di farvi accesso.

Si parla di richiesta di circa cento tessere omaggio da parte del Comune.
—Se questa è una verità accertata bisognerebbe chiederne conto a chi questa richiesta l’ha fatta; certo la richiesta non è dei consiglieri che non hanno bisogno di tessere omaggio per poter entrare nelle strutture sportive del Comune di Pescara. Qui bisogna distinguere fra l’antipolitica e l’anti cattivapolitica. Un conto è consentire a soggetti delle istituzioni di esercitare, anche e non solo, l’esercizio della rappresentanza del ruolo anche nelle manifestazioni sportive, altro conto è l’elargizione di prebende a chi non ne ha titolo.

Bruno, consentirà di domandare se, fra ruoli importanti come quelli in gioco, (da una parte il Presidente della maggior società calcistica della Regione, dall’altra componenti il consiglio comunale della città più popolosa d’Abruzzo), sia edificante portare a galla una querelle su un argomento come quello in gioco che, francamente data la scarsa rilevanza, fa pensare che dietro ci sia qualccos’altro fra le due parti in causa?
—Questo vorrei escluderlo, perlomeno auspico che così non sia; ciò che ribadisco è che non vanno fatte campagne di antipolitica per partito preso. Le cose vanno guardate e analizzate nella loro esatta totalità e non partendo con giudizi che espongono al pubblico ludibrio solo una delle due parti ed in questo la Pescara Calcio ha grandi responsabilita’.

Consigliere, possiamo dire che il tanto bistrattato e vituperato calcio riesce in ciò che la politica non riesce visto che, sul tema del contendere, consiglieri di maggioranza e di opposizione sono d’accordo all’unanimità?
—Veda, quando in ballo ci sono il rispetto delle regole e di norme contrattuali e’ giusto ed auspicabile che vengano tolti gli steccati che dividono la maggioranza dalla opposizione La questione, voglio ancora sottolinearlo, non riguarda privilegio alcuno. Consiglieri di maggioranza e di opposizione sono d’accordo all’unanimità sul rispetto delle regole scritte vigenti. Poi, come in ogni settore della vita, ognuno agisce con la propria testa assumendosi la responsabilità di ciò che asserisce o fa. La questione credo vada riportata entro i giusti termini ai quali anche la Pescara Calcio, per la quale tutti noi abbiamo grande affezione e dedizione, deve attenersi.


21 Agosto 2012

Categoria : Le Interviste
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