UIL, una risposta a Betty Leone
L’Aquila – Il segretario UIL FPL Simone Tempesta scrive: “La UIL FPL riscontra in data odierna un’intervista all’assessore al personale del Comune dell’Aquila apparsa sui quotidiani on-line in merito al “tormentone estivo” cittadino, ossia il maxiconcorso. Come è capitato per il Sindaco Cialente, però, anche per l’Assessore Betty Leone è doverosa una puntualizzazione.
Se per il Sindaco Cialente avevamo scomodato André Suarés, per l’assessore appare necessario “disturbare” Goldoni che ne “il bugiardo” rifletteva su come “le bugie sono per natura così feconde che una ne suole partorire cento”.
Non pare, infatti, possa definirsi diversamente se non una “bugia” l’asserzione dell’assessore secondo cui “la Rsu e le segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil-Fp hanno ricevuto da me, in data 1 agosto, l’informazione sulla discussione in corso con il Ministero in merito ai profili professionali e al numero complessivo delle persone da assumere, oltre che sulle proposte fatte dall’amministrazione in base alle indicazioni dei dirigenti dei vari settori; e che è mancata, da parte sindacale, la richiesta, come previsto dal contratto, dell’attivazione di una fase di concertazione”.
In verità quell’avviso di convocazione, che si allega in copia, aveva all’ordine del giorno tutt’altri argomenti (definizione calendario incontri, contrattazione metodologia somme produttività, contrattazione metodologia assegnazione retribuzione di risultato, costituzione Fondo Risorse decentrate 2012, varie ed eventuali).
E’ di palmare evidenza, a meno che per l’Assessore la questione “maxiconcorso” sia talmente di poco conto da relegarla nelle questioni “varie ed eventuali”, che nessuna informativa è stata mai trasmessa alle OO.SS.
L’Assessore, poi, dichiara non comprendere il motivo per il quale “si dovrebbero fare distinzioni tra persone che hanno fatto lo stesso lavoro, per lo stesso tempo e magari, come nel caso dei dipendenti con contratti co.co.pro” ovvero non comprenderebbe il principio del pubblico concorso come modalità esclusiva di accesso al Pubblico Impiego. In verità, a nulla rilevano le concrete modalità di impiego svolte, quel che conta è che nel Pubblico Impiego si accede per Pubblico Concorso. Tale ineludibile principio non lo sostiene la UIL FPL, ma la Corte Costituzionale.
Sullo stupore mostrato dall’Assessore per la mancata previsione di alcuni profili professionali da mettere a bando, siamo contenti, finalmente, nel constatare che anche la Parte Pubblica nutre disorientamento per un procedimento di individuazione totalmente avulso da quelle che sono le ordinarie forme di concertazione e condivisione di problematiche così evidenti, e denunciate dalla UIL FPL in tempi non sospetti.
Tralasciando ogni commento sull’affermazione secondo cui il rapporto clientelare andrebbe tollerato ed accettato “in nome della governabilità e… quale fatto di modernizzazione della burocrazia”, rimane soltanto la convinzione che un Assessore al Personale di un Ente capoluogo di Regione che esprime tali retrogradi concetti e assolutiste convinzioni su aspetti fondamentali del pubblico impiego, dovrebbe rassegnare immediatamente le proprie dimissioni qualora non venga invitata cordialmente a lasciare il posto direttamente dal Sindaco.
Non c'è ancora nessun commento.