Passata la festa, gabbato il santo…
L’Aquila – Riceviamo da Franco Taccia: “Leggo con piacere che Gianluca Grignani allietera’ con le note delle sue canzoni la serata di sabato prossimo. Bene. E dopo?
Non alludo a chi verra’ a cantare o suonare o a quali eventi verranno organizzatii nel corso dell’anno. Mi riferisco invece allo stato pietoso in cui giace L’Aquila, e piantiamola di dar la colpa al terremoto che comunque ha dato un bel contributo, stato che è tale da decenni ed oggi è “solo” peggiorato.
In Piazza Duomo c’è qualche bella fioriera, benissimo, altre anche vicino la rotonda nei pressi dello Stadio, molto bene. E Corso Federico che da mesi, vicino al Palazzo gia’ sede degli Uffici Finanziari e piu’ o meno all’altezza di dove c’era una volta il Caffe’ Rauco, sembra la grotta dell’orso Yoghi per la mancanza di luci? E Corso Umberto dove serve una lampada da minatore per evitare di cadere? Ne vogliamo parlare o fingiamo che il problema non esista? E del “verde” (lo so che “rompe” sentirne sempre parlare ma voglio vedere fin dove arriva l’incapacita’ e la perseveranza nel non affrontare la realta’) ne vogliamo parlare, dicendo che “gli spazi verdi” realizzati con soldi pubblici sono ridotti a letamai, e che se ti azzardi a passare in quello del PROGETTO C.A.S.E. di Gignano (non so altrove ma temo che la situazione non sia bellissima) ti trovi con rovi e cespugli che arrivano all’ombelico (e sono alto 1,80) visto che nessuno taglia l’erba (?) da piu’ di due mesi? E gli alberi del Parco del Castello (con annesso cazzotto negli occhi e allo stomaco a causa dell’Auditorium (meno male che è PROVVISORIO .Ha ha ha ha ha) che sembrano scheletri che si reggono perche’ non hanno neppure la forza per cadere? Che facciamo, aspettiamo che ammazzino qualcuno come avvenne vicino alla Stazione Ferroviaria tempo fa?
Non so se chi è pagato per gestire il bene comune, la cosa pubblica insomma, legga mai segnalazioni come la mia ( se sono considerate rotture di …. sono contento perche’ potrebbero far svegliare qualcuno) e come quelle di centinaia di cittadini. Se non le leggono (che poi bisogna anche saperlo fare) speriamo almeno che vengano riferite. Ribadisco comunque e mi permetto di dire che son certo di interpretare il pensiero di tantissimi, che la gente si è rotta le scatole e contare sul fatto che tanto nessuno si ribella sara’ comodo ma non è detto che possa durare in eterno. Anche perche’ chi amministra è pagato, chi (non) decide pure, chi deve vedere per tempo quel che la gente segnala, anche. Con soldi nostri, spesi male purtroppo.
Franco Taccia
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