Presa in giro: “Fa caldo, bevete” ma ovunque manca l’acqua dai rubinetti…
L’Aquila – A RIMINI, PIU’ GRANDE E AFFOLLATA DI PESCARA, NESSUNO RICORDA CHE SIA MAI MANCATA L’ACQUA – EPPURE ARRIVA DAL FIUME MARECCHIA E DAI POZZI… – (Foto: rubinetti, fontanelle, opere di captazione idrica (ma in Umbria) e serbatoi conici) - Le assurdità e le piatte ripetizioni a pappagallo di molta stampa e della tv, campionessa di grigiore intellettivo e informativo, nel consueto coretto estivo che si diffonde come un’eco ad ogni calura, sono sempre le stesse da anni: i rimedi contro il caldo (specie per anziani e persone a maggiore rischio) sono semplici, basta bere molta acqua e mangiare molta frutta e verdura. E’ chiaro che ci prendono per i fondelli.
L’apparato di persuasione più o meno occulta che ci annoia ha però raggiunto, almeno in Abruzzo, l’apice, lo zenith del ridicolo. Meno male, si ride. Tutti esortano a bere tanta acqua, ma l’acqua viene tolta ormai da settimane in quasi tutto l’Abruzzo costiero, mentre i prezzi di frutta e verdura, sempre a causa della siccità , salgono e finiranno entro pochi giorni alle stelle. Proprio come il prezzo della benzina a Ferragosto, specialmente nei giorni del rientro, al quale nessuno può fantozzianamente sottrarsi. Quando qualcuno afferma che l’Italia è un paese di furbi, diciamo che si modera. Bisognerebbe scegliere definizioni molto più perentorie e cocenti.
Dire agli abruzzesi accaldati che abitano nel Pescarese, nel Chietino e nel Teramano “bevete tanta acqua” significa semplicemente prenderli per i fondelli, specie lo stesso giorno in cui l’ACA annuncia: “Toglieremo l’acqua di notte e non solo di notte almeno fino a settembre”.
E’ come dire: bevete perchè fa caldo, ma compratevi l’acqua minerale. Poco manca che non ci consiglino anche la marca e l’etichetta. Come nei film degli anni Settanta, quando si ostentava la marca della bevanda o del pacchetto di sigarette, i cui produttori pagavano soldoni alla produzione del film. Tra produttori, bel traffico di soldi… alla faccia degli abbocconi che per vedersi consigliata l’acqua minerale, a loro volta pagavano il biglietto.
Ormai non c’è più nessuno, tra gli abruzzesi (i turisti si sono fatta la loro opinione e se ne sono andati inorriditi altrove a migliaia) che non abbia capito benissimo alcune cose. L’acqua manca, e non dovrebbe mancare, perchè una serie di inefficienze, incapacità , inettitudini e pasticci politico-burocratici ha deciso che deve mancare o non ha fatto ciò che doveva fare perchè l’acqua d’estate ci fosse. Non si ricorda una volta, nella storia dai primi del Novecento ad oggi, che a Rimini (150.000 abitanti più 1 milione di turisti da giugno a settembre) sia mancata l’acqua per un’ora. Rimini beve dal fiume Marecchia e da centinaia di pozzi, dunque consuma acqua trattata e resa potabile da una serie di enti, uffici e settori tecnici capaci di funzionare a perfezione da sempre. Una catena di montaggio lunga, costosa e complessa, che naturalmente funziona. Solo qui da noi esistono enti e altre strutture pagate (bene) per non funzionare, e spartite da una politica che continua a occupare serie e poltrone, senza dare alcun risultato utile alla cittadinanza.
Se è vero (e finora nessuno ha smentito le notizie dei giorni scorsi) che alcuni dei pozzi “di riserva” per il Teramano sono inquinati al punto tale da doverli chiudere, anzi sigillare, altrimenti uccidono le mosche e le zanzare di passaggio, siamo al colmo: ci sono i pozzi di riserva, ma l’acqua è inquinata, e si viene a sapere quando i sindaci si ribellano e urlano per avere quell’acqua. Non è vero? Perchè nessuno lo dice? Dove sono le autorità sanitarie, i sindaci, chi è incaricato delle analisi, i gestori della filiera dell’acqua, i dirigenti responsabili dell’acqua, e infine la Regione?
A Pescara la situazione – si apprende il giorno 19 – dovrebbe migliorare con l’immissione in rete Giardino dell’acqua di Bussi. Ma fino a ieri sera, nessuno a Pescara ha detto alla gente: “Tranquilli, l’acqua tornerà , almeno per qualche ora, anche di notte”. L’acqua manca e Lucifero viaggia verso di noi, con i suoi 40 gradi assicurati. Ma che magnifica estate…
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