Porta Santa, il piccolo giallo del martello
L’Aquila – La Perdonanza 715 passerà all’archivio dei ricordi e della storia aquilana come quella in cui l’inviato del pontefice bussò con un martello alla Porta Santa, che naturalmente si aprì come sempre accogliendo i viandanti in cerca di perdono. La cerimonia più emblematica della Perdonanza è avvenuta stasera con piccolo “salto” nel rituale. Il porporato Tarcisio Bertone ha “bussato” alla Porta Santa usando un martello, anzichè il consueto legno di olivo dell’Orto dei Getsemani. Una deviazione dal protocollo che pochi hanno notato, correndo subito a chiedere lumi agli uomini in tonaca, certo non scarsi di numero in occasioni come questa. La domanda ha causato imbarazzo e qualche fastidio e la risposta non c’è stata, anzi meglio è stata: “Chiedetelo al sindaco”. Cosa che per il momento non è stato possibile fare.
Il martello non era certamente un utensile comperato a Brico poco prima, ma un oggetto pregevole e spedito dal Vaticano, è stato detto. Ma il legno della rituale bussata non si è visto. Dove è finito? Legno o martello, l’indulgenza la lucrerà ugualmente varcando la porta chi ne sarà degno e chi sarà pentito. (Nella foto: Marini, Ginoble e in secondo piano Lombardi – Sotto nell’edizione 2008, il sacro legno usato per “bussare”, chwe quest’anno non si è visto.
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