Siccità, boccheggiano turismo e agricoltura


L’Aquila – PERDITE DI RACCOLTO DEL 40% NELLA MARSICA – (Foto: contenitori di acqua non potabile lungo le strade a Villa Rosa) – La bolla di calore Lucifero infierisce, l’Abruzzo boccheggia al caldo esagerato che dura ormai da quasi due mesi, senza una sola vera pioggia, solo nocivi e rapidi acquazzoni, specie in montagna. La siccità colpisce tutte le zone agricole,l’allevamento di bestiame (vacche che producono meno latte, per esempio), il turismo, l’organizzazione alberghiera e ricettiva, le comunità, gli ospedali, i campeggi, la balneazione, e naturalmente i cittadini inermi di fronte all’incapacità dei gestori dell’acqua, i ritardi degli interventi (alcuni in corso persino poco prima di Ferragosto…), l’inadeguatezza della politica, e la comprovata perniciosità dei tanti soldi spesi in passato, per non avere ugualmente l’acqua per l’irrigazione.
La politica si arrampica sui vetri, e non perde l’occasione per dire la sua. “Ci stiamo attivando in tutte le sedi opportune per intervenire in maniera tempestiva in modo da arginare per quanto possibile i disagi al settore agricole legati al fenomeno della siccita’”. Per tempestività, difficile capire cosa si intenda: l’acqua manca da due mesi, alcuni pozzi erano pronti, ma chiusi, e hanno dovuto farli aprire d’imperio i sindaci. Quanto sopra lo afferma l’assessore alle Politiche agricole, Mauro Febbo, che vuole lanciare un messaggio di attenzione e vicinanza ai tanti agricoltori che si apprestano a fare i conti con le pesanti conseguenze del gran caldo di questi mesi.
“La situazione non e’ certo facile considerando anche le previsioni metereologiche che, almeno per i prossimi giorni, non ci danno notizie incoraggianti ma cerchiamo di mettere in campo tutti gli strumenti a nostra disposizione”. “Per il momento – sottolinea Febbo – posso dire che anche il caso abruzzese e’ all’attenzione degli uffici governativi, ai quali sono state richieste informazioni dettagliate per avere un quadro completo sulle zone interessate dal fenomeno climatico. Intanto c’e’ da dire – annuncia l’assessore alle Politiche agricole – che il Ministro Catania si e’ messo al lavoro, vista il perdurare della siccita’, per accelerare le procedure volte alla dichiarazione dello stato di calamita’ naturale per far fronte ai danni arrecati al settore agricolo. La dichiarazione dello stato di calamita’ naturale, infatti, rappresenta la condizione necessaria per consentire l’attivazione del Fondo di solidarieta’ nazionale. Per fronteggiare la crisi di liquidita’ conseguente alla perdita di produzione dovuta alla siccita’ il ministro delle Politiche agricole ha anche avviato le procedure per ottenere dalla Commissione europea l’autorizzazione all’erogazione degli anticipi Pac 2012 a partire dal prossimo 16 ottobre, accorciando di circa 50 giorni i tempi di erogazione previsti dalle scadenze comunitarie”.
Il perdurare della siccita’ accompagnata dal gran caldo ha interessato tutte le province e nella Marsica, che e’ una delle zone piu’ colpite, si e’ registrato un calo della produzione del 30-40%. Per il grano sembra che non ci saranno problemi con gli agricoltori abruzzesi che sembrerebbero in apprensione per le sorti degli ulivi e delle viti. “Al momento pero’ – chiarisce Febbo – appare difficile fare una stima degli eventuali effetti negativi che si avranno durante la vendemmia, in particolare sulle quantita’. Molti produttori hanno anticipato la raccolta dell’uva (da tavola e dei vitigni precoci) che quest’anno, in attesa di avere dei dati quantitativi certi, dovrebbe regalarci un vino di buona qualita’ soprattutto per quanto riguarda i rossi”.


17 Agosto 2012

Categoria : Cronaca
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